Il margin debt indica l'ammontare di denaro che viene preso in prestito dai vari operatori di mercato per acquistare attività finanziarie (in particolare titoli azionari). A garanzia del prestito ottenuto (in gergo tecnico si parla di collaterale) gli investitori depositano (presso la banca o il broker che hanno concesso il prestito) le attività finanziarie acquistate proprio con il denaro preso in prestito.
In Cina, è consentito prendere in prestito fino a due volte il valore a disposizione. In pratica, se si possiede un titolo del valore di un milione di dollari (in yuan), ci si può indebitare fino a due volte il valore del titolo posto a garanzia. Il denaro preso in prestito viene così nuovamente investito sul mercato azionario facendo alzare i prezzi dei titoli: la cosìddetta leva finanziaria. Il grafico che segue è sufficientemente esplicativo per ben comprendere la dimensione del fenomeno.Sorvolando sugli effetti che si determinano quando la garanzia offerta si riduce sensibilmente a seguito della caduta dei prezzi dei titoli dai in garanzia, Bloomberg riporta la notizia secondo la quale le autorità cinesi, proprio per prevenire il ripetersi degli eccessi che hanno portato alla formazione della bolla sul mercato azionario (e al conseguente scoppio), hanno inasprito le garanzie richieste per operazioni di margin debt. Infatti, dal prossimo 23 novembre i margini di garanzia saranno elevati al 100% da precedente 50%, riducendo così la leva su questo tipo di operazioni. Da osservare (nel grafico che segue) che il margin debt, a seguito della caduta dei mercati azionari nella scorsa estate, si era ridotto di circa la metà. Nelle ultime settimane, complici le buone performance del mercato azionario cinese, l'ascesa è stata molto rapida.