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La bolla dello scrittore e del lettore compulsivo

Creato il 11 ottobre 2015 da Weirde

Spesso noi lettori compulsivi non ci rendiamo conto di vivere in una specie di bolla, un nostro mondo, che condividiamo con tutti gli altri lettori compulsivi, ma che è completamente estraneo e sconosciuto alla maggioranza della popolazione. Noi lettori (specialmente in Italia) non siamo che una minuscola percentuale della popolazione, ma chiusi nel nostro mondo fatto di conoscenti lettori, parenti un po’ lettori o se non altro conoscitori del mondo dei lettori, amici lettori, blog dedicati ai libri, festival dedicati ai libri dove incontriamo altri amanti dei libri, altri lettori che incontriamo nel nostro percorso scolastico che spinge alla lettura, professori, studenti ecc….non ce ne rendiamo spesso conto finché non troviamo lavoro al di fuori del mondo accademico o non scriviamo un libro. E’ solo in quel momento che conoscenti e colleghi ci aprono gli occhi sull'amara realtà…cosa di cui faremmo volentieri a meno.

Provate a parlare con loro di libri, cosa del tutto naturale per voi, ed ecco che vi osservano con sguardo vacuo: Io non leggo, vi rispondono scatenando in voi l'orrore più profondo, mentre per loro è …..non riesco nemmeno a scriverlo…normale non leggere. Come posso vivere senza leggere? E’ inconcepibile per un lettore compulsivo. Così, temerari, finite per chiedere loro: Perché non leggi? Ottenendo le risposte più banali e strane del tipo: non ho tempo, non mi piace, mi viene sonno se leggo…. e non aggiungo altro.

La bolla dello scrittore e del lettore compulsivo

Non sia mai che proviate a parlare con loro di ebook, poiché otterrete l'orribile risposta: cos'è un ebook? che vi farà cadere svenuti a terra. Coraggiosi e incoscienti proverete a spiegare loro cosa è un ebook per ottenere solo l'altra terribile domanda: Come si legge? Che genererà le ulteriori domande: Dove si legge? Dove si compra? Non si compra in libreria? Non è cartaceo? Cosa è un ereader?

Domande a cui risponderete ma ogni risposta non farà che confondere il vostro interlocutore, che se già fatica a leggere libri fisici, immaginiamoci un ebook, si arrende ancora prima di iniziare lì.


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