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La borragine (Borago officinalis, L.), pianta erbacea annuale, è una pianta con fusto e foglie completamente ricoperte da piccolissimi peli, e fiori blu, che pendono da un peduncolo ricurvo.
Avevo notato una questa pianta spontanea, lungo i cigli delle strade, e ancor più raramente ai margini di qualche campo in qualche fondovalle di aree collinari.
Qualche sera fa, ad una cena di degustazione, una signora, titolare di un'azienda agricola di Cenaia, tra le erbe e spontanea che offriva in insalata, mostrava la presenza dei suoi fiori appassiti, ma ancora bluastri.
Pochi giorni dopo, percorrendo una strada secondaria tra Cascina e Pisa, ho scorto un'ampia distesa di borragine, tanta e ben distribuita sul terreno da sembrare coltivata.
Sul mio web-in-tasca scopro che le foglie e i germogli si consumano crude nelle insalate, oppure cotti come spinaci, o volendo anche nelle minestre insieme ad altri ortaggi.
Gli steli si possono mangiare dopo averli fritti.
I fiori freschi, dal sapore delicato di cetriolo, possono essere aggiunti a insalate o messi a macerare in aceto bianco conferendogli un piacevole colore azzurro.
Leggo anche un consiglio a consumarne con moderazione.
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