Magazine Maternità

La Borsa della Mamma & le discipline olimpiche quotidiane

Da Sgangerata

borsa

C’era una volta….

una ragazza che per uscire di casa utilizzava una pochette contenente chiavi, portafoglio (bustina)  e cellulare.

Ora c’è una MAMMA.

che anzichè avere una pochette, si muove con un borsone da viaggio che non rientra nemmeno nelle misure consentite per il bagaglio a mano Ryanair.

Mi potete ammirare tra gli scaffali della coop (oltre ai 9 kg di pupo su un braccio, nell’altro braccio ho i 15 kg della borsa porta-tutto); cammino lentamente, mentre a ripetizione chiedo “scusi” a chiunque incontri tra la mia strada: ho la grazia di un cingolato.
Tra i parecchi “scusi” sussurati con dolcezza ed umiltà mi scappa anche qualche “scuuuusi” più acuto, accompagnato da “ecchecazzzo! non vede che ho un bambino?”.
In questi momenti più che mai il sottotitolo se arriva sera ed é ancora vivo é già un successo calza a pennello.
Sicché mi capita di partire per il mio percorso col bimbo ben saldo tra le braccia, afferrato in posizione corretta e procedere verso l’arrivo tenendolo a penzoloni per una gamba o per la cuffia che gli ho intelligentemente legato attorno al collo.
Spesso e volentieri, una volta arrivata alla cassa, lo appoggio sul nastro emettendo un sospiro di sollievo simile a chi ha appena finito di correre la run 5.30.
Arrivata a casa con borsone da palestra (io che in palestra non ci metto piede dalla pubertà), chiavi alla mano, bambino a penzoloni e spesa tenuta in sospeso tra un ginocchio e l’altro, dopo la maratona, passo velocemente a un’ altra disciplina: il lancio del pupo sul divano.

Spero che i servizi sociali non leggano mai questo blog, ma diciamocelo, francamente se arriva vivo anche solo a mezzogiorno é già un successo!

The Fugs – Super Girl


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