“La slitta mamma, la slitta papà!” insistono i Lucignoli... Va bene andiamo in slitta....andiamo a San Gottardo … è vicino e ci andavo da piccola....sarà rimasto come allora?.... Carichiamo la macchina con la slitta di legno e un tripudio di coperture invernali....guanti, cuffie, sciarpe, imburro le guanciotte dei bimbi di crema alla calendula e salpiamo. Troviamo parcheggio di fianco ad un fiammante campo sportivo e ci incamminiamo lungo una nuova strada agropastorale. L'aria è fresca ma non punge le guance, è pulita e viene voglia di mangiarla; un timido sole ci osserva bonariamente. É l'ora del pranzo ed incontriamo solo un biondo e grassoccio cavallo solitario che se ne sta fermo ad accogliere i raggi di sole. La slitta di legno affonda nella neve perciò ci addentriamo lasciandoci il paesino alle spalle, finalmente troviamo delle tracce di qualche 4x4 su cui scivolare. I lucignoli slittano e giocano a fare gli angeli, buttandosi a terra e muovendo le braccia. Io mi siedo sugli scalini della chiesetta di S. Gottardo....il posto è come allora tranne la strada e una modesta coltivazione di mirtilli. Alcune leggiadre impronte di lepre mi ricordano chi abita da queste parti. Dalla strada spunta una donna piena di sacchetti e comincia a urlare Crisi, Crisi!. Mi guardo in giro e vedo un giovane cane meticcio che ha voglia di giocare inisieme ai Lucignoli. Capisco che Crisi è il cane. “Non si preoccupi,” le dico, “i bimbi non hanno paura..lo lasci!” “Ma Ancilla sei tu? É qua che abiti?”
Ancilla è una di quelle persone che conosci di vista sin da piccola, un'anima del tuo paese, una presenza che fa da contorno alla tua vita ma a cui non hai mai aperto la porta.
Ultimamente la vedevo affacendata con una bancarella ai mercatini dell'usato del sabato. “Ho comprato da alcuni anni una vecchia casa, dietro i pini, ora ci abito.” Stavo venendo a togliere la neve dalla macchina, magari domani mi chiama il capo! Da 4 anni faccio il giardiniere....ma non sono molto contenta, ora è tutto meccanizzato...sai decespugliatori....soffiafoglie.....”
Mantiene quell'aspetto trasparente da hippie che si porta dietro da tanti anni, è radiosa e ti coinvoge nei racconti semplici delle sue giornate. Mi chiede di me, della mia vita, dei miei figli. Lo fa con semplicità materna......le parlo fluidamente come se la conoscessi da sempre. É una persona che mi piace profondamente perchè è LIBERA E CRISTALLINA. Mi lascio cullare dalla sua inflessione dialettale colorata di espressioni . “Vieni ti regalo una delle borsa che faccio io”....mi dice scostandomi da quei rari momenti di appagamento spirituale che solo certe contingenze casuali ti regalano. Apre un lenzuolo e vi distribuisce sopra una trentina di borse colorate e differenti....”le cucio io a mano con gli scampoli...scegli quella che vuoi..te la regalo....le faccio con lenzuola...vestiti smessi di mia figlia....quella con una giacca militare....” Ce n'è di tutti i tipi, di jeans, di seta, di panno...ne scelgo una color vinaccia con dei manici verdi in velluto......all'interno c'è una tasca e la scritta con il suo marchio......la ringrazio col cuore perchè questo sarà il mio regalo di Natale.......
qualcosa che non mi aspettavo da qualcuno che non mi aspettavo un regalo senza chiedere niente in cambio un regalo fatto con generosità