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La Bottega del Caffè: Aspettando la Prima

Creato il 02 marzo 2012 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Mercoledì 7 marzo, al Teatro Gobetti di Torino, debutta in prima nazionale La bottega del caffè - una storia di intrighi e veleni, un riadattamento, ad opera di Luca Scarlini, di una fra le più celebri commedie goldoniane. Ispirata a un intermezzo musicale che Carlo Goldoni compose nel 1736, venne rappresentata per la prima volta durante la stagione 1750-51 presso il Teatro Sant'Angelo di Venezia: vi recitava la compagnia del capocomico Medebach, un nome strettamente legato all'evolversi della carriera del commediografo. Sono gli anni in cui Goldoni attua pienamente la sua riforma, rivoluzionando il sistema della rappresentazione teatrale e investendo gli attori di nuove responsabilità. Nel definire i punti cardine del suo lavoro, egli riconosce il valore dei due grandi documenti che lo hanno illuminato: "[...] i due libri su' quali ho più meditato, e di cui non mi pentirò mai d'essermi servito, furono il Mondo e il Teatro. Il primo mi mostra tanti e poi tanti vari caratteri di persone [...]. Il secondo, poi, mi fa conoscere con quali colori si debban rappresentare sulle scene i caratteri, le passioni, gli avvenimenti, che nel libro del Mondo si leggono ".

E La bottega del caffè è basata proprio sulla descrizione fortemente realistica dell'ambiente veneziano, in cui emergono personaggi dalla personalità ben definita, distribuiti in una struttura corale: attorno alla bottega si sviluppano le azioni quotidiane della gente, mentre si fronteggiano don Marzio, un nobile decaduto, e Ridolfo, grande lavoratore e risparmiatore, che incarna i valori di quella classe borghese in cui Goldoni, almeno in questo periodo della sua vita, riversava tutta la sua stima. La rivisitazione che Luca Scarlini ci offre è rivolta a un'età contemporanea dominata, principalmente, dalla legge del denaro: in una fitta rete di intrighi, fedele al testo originale, si barcamenano personaggi emblematici, che, nel momento in cui tentano di affermarsi nella società, si ritrovano a esserne vittime.

Beppe Rosso, attore, drammaturgo e regista, che ha già allestito una serie di opere con il Teatro Stabile di Torino, ora porta in scena una commedia che non nasconde molti spunti drammatici, con la partecipazione di artisti affermati come Elia Schilton, diplomato presso l'Accademia dei filodrammatici di Milano, e protagonista di Tartufo di Molière nella passata stagione dello Stabile torinese, e la ballerina Ornella Balestra, che, dopo aver cominciato a Torino la sua formazione presso la succursale della Royal Accademy of London, si è perfezionata alla Scuola della Scala di Milano, e, successivamente, a Londra, Cannes e Montecarlo. Lo spettacolo sarà replicato fino al 1° aprile 2012.

Per le immagini si ringrazia il Teatro Stabile di Torino - Fotografie di Paola Mongelli


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