Sono due sorelle. Inseparabili. Laura è la mente, Valentina il braccio. E
- Siamo curiosi. Com’è iniziato tutto e qual è stata la vostra prima creazione?
Valentina: E’ iniziato tutto per gioco, quand’ero piccola. Il primo mercatino l’ho fatto a 18 anni, spinta dalle mie amiche che apprezzavano le mie creazioni. Ricordo che il mio primo accessorio è stato una collana stile Furla, a forma di cravatta annodata e fatta di perline nere di vetro. Poi, causa università, ho un po’ accantonato questa mia passione che ho ripreso una volta laureata spostandola sul web, realizzando il blog e la pagina Facebook de La Bottega di Zanzu. Tutto da sola però…
Laura: E’ vero, io sono subentrata dopo, circa 5 anni fa, per darle una mano ma poi ci ho preso gusto ed eccomi qua. Perché non l’ho fatto prima? Perché pensavo di essere negata! Niente di più sbagliato: la manualità si può acquisire. La mia prima creazione è stata una collana, realizzata con l’aiuto di mio marito. Mi sono accorta che il mio punto di forza è accoppiare i colori.
- Come definireste il vostro stile?
- Cosa si trova dentro la Bottega di Zanzu?
Valentina: Accessori e bijoux dallo stile retrò. Ci ispiriamo agli anni ’60, mischiamo stoffe vintage ad altre a tinta unita, tesori che ci portiamo dietro dai nostri viaggi. Fino a poco tempo fa ci rifornivamo anche dal mitico Sortino che aveva delle meravigliose stoffe degli anni ’90 ricevute in eredità dal padre. Puntiamo molto sulla qualità delle sete: pure, chantun… I nostri sono pezzi unici, anche perchè spesso è impossibile trovare gli stessi tessuti utilizzati in precedenza, che acquistiamo necessariamente a piccoli metraggi.
Laura: In effetti, in molti dei nostri gioielli le stoffe sono le protagoniste ma non da sole, dentro la resina! Usiamo anche la pelle, i tessuti vintage, supporti in bagno oro, sughero e pietre dure. Ci piace pensare che la nostra Bottega contenga l’eleganza della Francia e il colore della Spagna.
- Sappiamo che siete due girovaghe e vi portate dietro i mariti alla ricerca di souvenir fatti a mano. E’ vero?
Valentina: Sì, poverini! Ogni volta che facciamo un viaggio la prima cosa che cerchiamo sono le vie degli artisti. Ci piace vedere in che modo ogni Paese concepisce l’arte e l’artigianato. Spesso scoviamo delle tecniche e dei materiali inediti, come a Berlino quando abbiamo scoperto un materiale termico che adesso utilizziamo per fare le collane stampate e che importiamo dagli USA. Ci confrontiamo con loro e spesso scopriamo di essere avanti in qualcosa ma indietro in qualcos’altro.
Laura: Viaggiare è fonte di ispirazione. Per il mio viaggio di nozze sono stata negli Stati Uniti e alle Hawaii e lì ho fatto incetta di stoffe a fiori! Pensa che anche le coppie lì erano spesso vestite uguali, con la stessa stampa floreale: sul vestitino lei e sul completo lui. Non dimenticherò mai Maui. E’ come se fosse divisa in tre parti: in mezzo, tra la zona a cui accedono soprattutto i turisti e la giungla, si rifugiano gli hippies americani che si dedicano all’artigianato utilizzando i prodotti locali, in particolare il cocco.
- Valentina, sul vostro sito ci sono le foto che hai scattato a Milano durante la Fashion Week. In che occasione sei stata lì? E che riscontro avete al di fuori di Catania?
Valentina: Sono stata a Milano per partecipare al Grande Circo delle Pulci alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini. E’ stata una bellissima esperienza, al Nord si organizzano moltissime esposizioni e istallazioni di giovani designer, anche itineranti, dove vintage e musica si alternano in un ambiente piacevole e rilassante. Devo dire che abbiamo avuto un ottimo riscontro sia all’estero che al Nord Italia. Le nostre creazioni hanno viaggiato tanto quanto noi: Lione per il Mercatino della Moda Vintage organizzato dall’Università della Moda di Lione, Milano, Modena, Bressanone, in Veneto, in Umbria, anche a Catania da Juna in via Bicocca 22.
- Clientela tipo?
Laura: La nostra clientela va dai 20 ai 50 anni. In questi anni con molte di loro si è creato un bellissimo rapporto d’amicizia, tanto che spesso ci commissionano un accessorio ma ci lasciano carta bianca. Una cosa che abbiamo notato facendo i mercatini è che presto impari a riconoscere le tue clienti. E’ come se con le nostre creazioni le rispecchiassimo, quasi come se accessori e clienti si apprezzassero a vicenda. Di solito sono donne a cui piace sdrammatizzare la propria eleganza con un tocco creativo.
- Si avvicina il Natale. Cosa avete in serbo per noi per questa stagione?
- Due nuove proposte per questa stagione firmate Zanzu.
Laura: Accessori per capelli con fiocchi anni ’60 e sete vintage, e le clutch da sera minaudière: piccole, rigide, ma piene di fiocchi e ruches.
- Che consigli dareste a chi sta compiendo i primi passi in questo ambiente?
Laura: Bisogna avere passione, buona volontà ma soprattutto buon gusto. Senza, non si va da nessuna parte.
Valentina: Verissimo. Contate sulle vostre forze e inventate qualcosa di nuovo. Non sottovalutate il web e l’importanza di avere i contatti giusti, sia in Italia che all’estero.
- Sogni e prospettive future?
Valentina: Ingrandirsi! Ci piacerebbe tanto avere un nostro laboratorio che possa ospitare anche altri designer, specialmente di abbigliamento etico. E perché no, anche un negozio ma purtroppo non è il momento giusto per fare investimenti. Per il momento ce lo siamo costruite virtuale, su Etsy, uno shop online che presenta solo ed esclusivamente pezzi handmade.
Laura: Per la prossima primavera abbiamo in mente di realizzare una linea di