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La Bretagna del Sud

Da Miri @ProvCuneoinFoto

Questo è uno dei viaggi che, anche a distanza di anni, ci ha più lasciato ricordi emozionanti. Sarà per la bellezza della natura che ci è apparsa pressocchè incontaminata, per la tranquillità dei luoghi che abbiamo visitato e che in bassa stagione non erano ancora presi d'assalto dai turisti o per l'aria di mistero che avvolge i siti megalitici. Più volte abbiamo pensato di ritornarvi, ma ....sono così tanto i posti ancora da scoprire....però,non è detto che prima o poi non torneremo a respirare l'aria di

Il nostro viaggio inizia Venerdì 11 Maggio 2001 alle ore 10.00. In verità saremmo dovuti partire già il giorno prima, ma alle 18.00, dopo aver chiuso tutto (o quasi) e con le valigie alla mano, si è rotto il rubinetto generale dell'acqua cominciando a gocciolare. Naturalmente non potevamo lasciarlo così e fortunatamente il nostro idraulico si è reso disponibile ad aggiustarlo in tempi brevi.

La strada che percorriamo per raggiungere la la costa atlantica della Francia è piuttosto lunga e, nel primo tratto fino al traforo del Frejus ed anche noisosa. Il tempo è un pò variabile ....meglio così! Nella prima giornata ci concediamo due sole soste: una all'area Salbertrand per pranzare e l'altra a Diou, dove pernottiamo nella piazza di fronte alla Marie.

Trascorriamo tutto il giorno successivo in viaggio, attraversando la Francia. Il tempo è splendido, c'è molto sole e afa nel pomeriggio, il paesaggio è vario. Facciamo tappa a Langon per pranzo ed arriviamo a Pornichet sur Mer verso le 18.00 . Finalmente abbiamo raggiunto la prima tappa del tour, felici ci concediamo una lunga passeggiata in riva al mare .... da qui inizia la vera vacanza!

L'itinerario che abbia messo a punto durante tutto l'inverno prevede di percorrere l'intera costa bretone fino .... concedendoci però delle divagazioni nell'interno per visitare dei castelli ed alcune città. Iniziamo, dunque, seguendo la strada litoranea e, oltrepassando le località balneari di La Baule e Le Croisic, in breve giungiamo a Guerande. Questo è un borgo fortificato posto a nord dei "marais salants" che conobbe splendore durante il medioevo grazie al commercio del sale. Conserva intatte le mura con quattro porte e sette torri. Visitiamo il paese, famoso anche per la produzione del sale e poi attraversando i marais e le saline giungiamo a Penestin. Splendida è la spiaggia di questa località : una distesa di sabbia fine con alle spalle alte falesie dette "dorate" per il colore che assumono al tramonto e per la presenza di una miniera d'oro. C'è molta gente che passeggia, fa volare aquiloni o raccoglie conchiglie. Noi li imitiamo. Dopo esserci rilassati un pò riprendiamo il nostro cammino in direzione della cittadella di La Roche Bernard, ma non trovandola particolarmente interessante, proseguiamo fino a St.Jacques, nella Presq'ile de Ruys, dove ci fermiamo per la notte.

La tappa successiva non ci porta molto lontano, si tratta, infatti del castello di Suscinio, che si trova lì vicino.

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Questo edificio fu una delle residenze preferite dei Duchi di Bretagna che venivano qui per cacciare nella vicina foresta,ora scomparsa. Dal punto di vista architettonico l'ho trovato bello anche se, siccome è in fase di restauro, si possono vedere poche stanze. Dopo la visita andiamo alla ricerca del castello di Kelevenan, che la nostra guida illustra come un piccolo Trianon in stile italiano con pietre bianche della valle della Loira immerso in un parco cinto da mura, ma scoperto la sua natura di dimora privata proseguiamo fino a Saint Gildas de Rhuys dove visitiamo la chiesa abbaziale e facciamo una breve escursione al Grand Mont, il primo dei siti megalitici che incontreremo sul nostro percorso. Ci spostiamo,poi, ad Arzon e facciamo una passeggiata verso il Petit Mont, altro sito archeologico, che troviamo però chiuso. Petit Mont fa parte dei tre più prestigiosi monumenti funerari della regione,ma solo questa costruzione abbraccia l'arco di tre millenni (dal 5000 al 2500 a.C.). Gli altri due sono la Table des Marchends a Locmariaquer e il tumulo dell'isola di Gavrinis in Larmor-Baden, alto 8 m. con una galleria, formata da menhir coperti di lastroni incisi a disegni geometrici, che conduce ad una camera funeraria ricoperta da una lastra di dimensioni notevoli: 4x3 m!! Lasciato il sito passeggiamo sul lungo mare di Port Navalo dove si gode di un panorama eccezionale data la sua posizione di ingresso sul Golfo del Morbihan. La giornata è splendida: cielo azzurro, sole e una lieve brezza che ne mitiga il calore. Terminiamo la nostra giornata andando a vedere il mulino di Pen Castel, funzionante a seconda dell'andamento della marea.

Meta del giorno successivo è Vannes, ex capitale del Regno di Bretagna. La città ha ancora un aspetto medioevale, in parte cinta da mura il cui fossato è stato trasformato in giardini. Sulla piazza Henry IV, circondata da case a pan de bois, sorge la cattedrale St.Pierre. Vicino si può ammirare La Cohue,ossia l'antico mercato coperto, e attraversando la porta Prison accedere al vecchio quartiere Saint Patern. Nel pomeriggio si pensava di raggiungere Point d'Arradon, punto panoramico sul golfo, ma non trovando la strada, ripieghiamo per Port Blanc e di lì Locmariaquer, dove visitiamo l'interessante sito megalitico che sorge poco prima del paese. Al suo interno si può ammirare il Grand Menhir, un menhir di 20,30 metri spezzato a terra in quattro parti, la Table des Marchands, un enorme dolmen dolmen formata da una grossa tavola di granito riportante tracce di scultura, ed il Tumulo di Man Lud, una collinetta contenente una ventin

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a di menhir disposi in due file e sovrastati da altrettante lastre in modo da formare un corridoio terminante in una cripta. Locmariacquer è situata all'entrata del Golfo del Morbihan è ha caratteristiche tipicamente bretoni, luogo ideale per vacanze riposanti. Numerosi sentieri costieri e di campagna offrono la possibilità di osservare il paesaggio marino, la fauna e la flora. Il Pointe de Kerpenhir, punta estrema della città, si affaccia davanti a Port Navalo, che si trova dall'altra parte della costa del golfo da cui dista 70 Km. Alla periferia del villaggio,vicino alla spiaggia di Pierre Plates c'è una bella area per camper che utilizzeremo in seguito come punto sosta, vicino alla quale si trova un altro monumento megalitico: l'allee couvert des Pierres Plates, con lastre decorate da graffiti. La nostra giornata termina a Carnac, nostro punto di pernottamento.

Siamo giunti fino a Carnac per visitare la zona dei megaliti, la più ricca di tutta la regione.

Questi monumenti si distinguono in menhir e dolmen, furono innalzati da antiche popolazioni bretoni vissute tra il 6000 e il 2000 a.C. e sono le costruzioni fra le più antiche dell'umanità, fatte per durare nell'eternità. Nel Morbihan una "strada dei megaliti" offre la scoperta di circa 40 monumenti e in ogni sito sono previsti un parcheggio, il sentiero d'accesso ed un cartello esplicativo. Secondo gli studiosi, i megaliti della regione di Carnac giocarono, nell'epoca neolitica, un ruolo simile ai grandi centri religiosi di oggi, quali la Mecca o Compostela.

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In questa regione sussistono più di 100 dolmen e 4000 menhir. Raggiungiamo per prima il sito di Menec dove si può ammirare uno spettacolare allineamento di 1099 menhir disposti su 11 file fino a raggiungere un'estensione di più di 1 Km. Ci spostiamo poi a piedi nel vicino sito di Kermario con dolmen e allineamento di 982 menhir su 10 file per una lunghezza di 1,2 Km. Lo spettacolo lascia senza fiato se si pensa che i lavori necessari alla realizzazione di queste architetture dovevano dar luogo a grandi raggruppamenti periodici di uomini e necessitavano di un'organizzazione sociale elaborata con capi , capi squadra e operai. Mentre i dolmen rappresentavano, come ne testimoniano gli oggetti e la mobilia ritrovati all'interno di essi, la casa dei morti, i menhir pongono ancora numerosi interrogativi a riguardo della loro funzione. Fra le ipotesi più accreditate si può ritenere che fossero la raffigurazione di divinità, l'indicazione del luogo di una sepoltura oppure un vasto calendario in cui i grandi menhir servono per segnare la posizione degli astri. Dopo aver visitato il Tumulo di Kercado posto vicino ad una castello privato, andiamo a pranzare a Sable Blanc all'inizio della penisola di Quiberon. Nel pomeriggio ci spostiamo sulla Cote Sauvage della penisola e passeggiamo sulle scogliere ed a tratti sulle spiagge sassose fino a quando non si alza la marea. Tornati sui nostri passi ci dirigiamo a Quiberon dove pernottiamo.

Dopo tanto sole, ci attende un'altra giornata piuttosto variabile. Iniziamo la nostra passeggiata con la visita di Quiberon ce raggiungiamo in camper. In verità il paese è raggiungibile anche a piedi o meglio ancora in bici attraverso un comodo sentiero, ma, essendo io piuttosto incinta Marco insiste per non farmi stancare troppo. Troviamo un parcheggio libero nei pressi del centro e passeggiamo curiosando tra i

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negozietti e godendoci il panorama del mare. Il paese è veramente carino, come ne incontreremo molti qui. Ripartiti ci dirigiamo al Domaine di Keraveden dove giungiamo all'ora di pranzo. Questa fu la dimora signorile della famiglia di Talhoet ed è caratterizzata da una tripla cinta di mura che ora protegge un hotel 4 stelle. Anche qui meriterebbe avere le bici per girare lungo le mura e nel parco circostante, ma noi ci accontentiamo di una breve passeggiata dopo la quale riprendiamo il nostro viaggio verso Ile St.Cado. Questo è un vecchio porto di sardine apprezzato anche per le sue spaiggie e il panorama sulla Riviere d'Etel. L'isola è stata legata al continente da una ponte di pietre che , secondo la leggenda, fu costruito con l'aiuto de diavolo che riscosse come salario l'anima di un gatto. Al centro è situata una cappella romana eretta dai monaci di Quimperle che divenne un importante centro di pellegrinaggio, soprattutto per i malati di sordità. Arriviamo fino alla Barre d'Etel dove il fiume si butta in mare, poi torniamo indietro e ci dirigiamo a Port Louis. Si tratta di una fortezza marittima situata all'entrata della rada di Lorient e protetta da una cittadella chiamata "Fort de Aigle", quartier generale della prima Compagnia delle Indie Francesi. Effettuiamo la visita del forte,poi ci spostiamo a Hennebont per la notte.

Il giorno dopo visitiamo la città, totalmente rifatta dopo la guerra che conserva ancora la chiesa gotica di Notre Dame du Paradis e la porte du Broerec, poi ci dirigiamo verso Concarneau. Questa è uno principali proti francesi ed è interessante per la sua Ville Close

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, una cittadella costruita al centro del porto su un'isola naturale. I bastioni, edificati da Vauban sono affiancati da nove torri. Dopo l'accesso alla cittadella da una porta fortificata si può salire sugli spalti e compiere il giro delle mura oppure passeggiare nelle strette vie dove vecchie case e negozi di artigianato locale formano un'immagine suggestiva. Pranziamo al vicino Pointe Cabellon, bel punto panoramico su Concarneau e nel soleggiato pomeriggio ne cominciamo la visita. Ultima tappa della giornata è il castello di Keriolet, che, purtroppo troviamo chiuso, così puntiamo verso Tregunc per il pernottamento.

Ecco un'altra splendida giornata di sole che ci accompagna nel nostro viaggio in direzione di La Forest Fouesnant, dove si può ammirare un bel calvario, e di Beg Meil, un incantevole località marina in mezzo alla vegetazione. Le spiagge di fine sabbia bianca sono fantastiche e ci inducono a fermarci per una seppur breve passeggiata. A malincuore ripartiamo dirigendoci a Benodet e Pont L'Abbè fermandoci per pranzo a Loctudy, lungo la spiaggia. E' l'ora della bassa marea e ben presto arrivano i trattori a raccogliere le alghe lasciate dal mare. Questa parte di costa è favolosa, ad ogni angolo bisognerebbe fermarsi e godersi il panorama. E' tutto così rilassante!! Facciamo una passeggiata e poi ripartiamo alla volta del Pointe de Penmarc'h e del suo famoso faro di Eckmul. Personalmente lo troviamo un pò deludente: c'è sporcizia dappertutto ed il panorama non è dei migliori. Sicuramente più soddisfacente è la prossima meta: Pointe de la Torche da cui si gode di una vista eccezionale. proseguiamo ancora un poco fin, nei pressi di Penhors dove concludiamo la nostra giornata sulla spiaggia.

Finalmente è la volta di raggiungere Point du Raz, penisola rocciosa protesa nell'oceano area protetta per la fauna e la flora da dove partono numerosi sentire lungo le scogliere. Questa è una delle mete più importanti del nostro viaggio perchè è un oasi naturale che ci ha attratto fin da subito e perchè qui vorremmo compiere una piccola escursione lunga la costa. Non abbiamo tenuto conto, però, che è anche uno dei siti più visitati della costa ed infatti vi troviamo un sacco di turisti. Vediamo la casa del parco che propone interessanti informazioni sull'ambiente, la fauna e la flora e poi percorriamo il sentiero costiero che porta in breve alla vista della vicina Baia de Trepasses, che raggiungiamo poi dopo con il nostro mezzo. Questa spiaggia è veramente splendida anche se qui la corrente deve essere eccezionale,visti i numerosi cartelli che vietano la balneazione. Nel pomeriggio vediamo Pointe du Van, bel punto panoramico, più selvaggio di quelli incontrati finora, Pointe de Benzec e Pont Croix, borgo di antiche case. Ci fermiamo,infine, a Pont de Benzec anche detto Ker Kastel.

Il giorno seguente lasciamo Cap Sizun, costeggiamo la splendida baia di Douarnenez e ci spostiamo a Locronan. Caratteristica è la piazza principale circondata su tre lati da case del '500 e sul quarto dalla chiesa di St.Ronan con un paricolare portico-campanile. L'insieme è veramente d'effetto ... peccato solo per le auto in sole (ma non era isola pedonale?).

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Teminata la visita ci dirigiamo al vicino punto panoramico di Menez Hom, ma purtroppo, nonstante la giornata soleggiata, c'è foschia e non si può godere appieno del panorama. Ripartiamo verso Morgat fermandoci a pranzare a Pentrez Plage. Morgat è famosa per le sue grotte aperte lungo gli scogli che possono essere raggiunte a piedi, con la bassa marea, o in barca. Decidiamo di rinunciare alla visita e ci spostiamo a Camaret sur mer dove alla sera ci concediamo una passeggiata ... in giro non c'è un'anima !!

Il giorno dopo visitiamo la città con calma. Camaret è un porto specializzato soprattutto nella pesca alle sardine ed alle aragoste. Numerosi sono gli atelier di pittori che perpetuano la tradizione artistica della città. Monumenti da vedere sono la Tour Vauban e la Chapelle Rocamadour. Lasciata Camaret ci dirigiamo verso il Pointe de Toulinguet, la Plage Dangerouse e gli allineamenti di Lagatjar, un quadrilatero di 65 menhir esteso su più di 200

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metri, fino a fermarci a Pointe de Penhir dove ci concediamo una passeggiata per ammirare lo splendido panorama. Pranziamo a Pointe de Dinan e, dopo una breve escursione sulle scogliere ci spostiamo a Cap de la Chevre, il più deludente dei punti panoramici, e a Pointe de Espagnols dove si gode di una bella vista sulla città di Brest. Ceniamo e pernottiamo lungo la Plage de l'Aber dove numerosi uccelli lacustri vanno a pesca.

Prima tappa del n

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uovo giorno è Landevennec. Il primo manoscritto bretone conosciuto individua qui la sede di un'antica abbazia, devastata e ricostruita dai benedettini. Da vedere la chiusa e il belvedere sulla rada di Brest. Il nostro itinerario prosegue verso Daoulas e Plogastel-Daoulas per ammirare rispettivamente un'abbazia e un celebre calvario bretone. Nel pomeriggio passeggiamo sulle scogliere al Pointe di Minou. Ceniamo e pernottiamo a Point St.Mathieu di fronte all'omonimo faro, dove ammiriamo uno splendido tramonto.

Iniziamo la nostra dodicesima giornata in Bretagna visitando il sito di Point St.Mathieu,poi partiamo verso Le Conquet. Il paese non ha niente di caratteristico,ma siamo venuti qui per informarci sui costi di

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una crociera fino all'ile de Ouessant. Ci rinunciamo,però, perchè senza bici o macchina non riusciremo a vedere granchè lì in un giorno. Pranziamo al Pointe de Kervoran e passeggiamo fino al forte e al faro. Nel pomeriggio vorremmo visitare il Fort Berthaume, ma quando giungiamo lì scopriamo che,a differenza di quando riportato sui depliants che ci hanno inviato, è chiuso. Ripieghiamo,allora,per una passeggiata lungo la bella Plage de Blans Sablons e poi ci dirigiamo a Ploumoguer per la notte.

La nuova giornata è piena di foschia, ma è anche il tempo ideale da trascorrere viaggiando tranquillamente lungo la costa bretone ! Dopo una breve sosta St.Renan percorriamo la costa delle leggende o dei tre aber giungendo per pranzo alla Presqu'ile de St.Laurent. Da lì facciamo una breve escursione fino al faro di Four, poi ripartiamo costeggiando le Roche d'Argentons. Attraversiamo Portsall, Lampaul-Ploudalmezeau,Lannillis fino a giungere alla Presq'ile St.Margherite,dove ci sgranchiamo le gambe con una passeggiata sulle dune. Ripreso il nostro viaggio passiamo a Plouguerneau-Lilla, Brignonan Plage, Pointe de Pontsvale e ci fermiamo a Landernau.

L'indomani, sotto una pioggia fine, visitiamo la città e il Pont de Rohan,uno degli ultimi ponti abitati d'Europa, dove tristemente assistiamo al ritrovamento in acqua del cadavere di un uomo. Lasciata Landernau partiamo in direzione di Quimper, un tempo capitale della Cornovaglia, bella città posta alla confluenza dei fiumi Steir e Odet. Da vedere la Cattedrale gotica con all'interno magnifiche

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vetrate, e la città vecchia che si sviluppa intorno ad essa. La tappa successiva è Quimperle che visitiamo dopo aver pranzato. Non la troviamo molto caratteristica e l'unica chiesa che meritava di essere vista,Sainte Croix, è chiusa. Ci dirigiamo,allora, a Pontivy, dove visitiamo il castello che conserva inalterati le mura, i fossati e le torri. Facciamo anche un giro nella città vecchia, con strette stade e case a pan de bois, prima di riprendere il nostro percorso che ci porterà a Josselin. Questo paese è famoso per il suo castello, ancora di proprietà della famiglia Rohan, che si eleva sul fiume Oust. L'esterno si presenta come una fortezza, mentre l'interno è in stile gotico fiammeggiante con incisioni sulla facciata di granito e finestre slanciate. Pernottiamo vicino al castello.

La mattina seguente, visto che il castello aprirà solo

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nel pomeriggio, passeggiamo tranquillamente tra le vie di questo piccolo borgo fino all'ora di pranzo. La visita del castello risulta breve, ma molto interessante, guidata direttamente dai proprietari, permette di vedere le sale interne del pian terreno e l'ampio giardino. Terminata decidiamo di tornare a Locmariaquer per trascorrere qualche giorno in tranquillità in riva al mare.

Dopo una giornata trascorsa tra letture sula spiaggia e passeggiate in paese ci viene l'idea di fare una crociera nel golfo del Morbihan per esplorare appieno questa che si è rivelata una splendida zona! Così l'ultimo giorno di permanenza in Bretagna prendiamo i biglietti del traghetto per la nostra mini crociera. Il tempo è favoloso: sole caldo, brezza lieve, cielo azzurro e nuvolette bianche all'orizzonte che solo in Bretgana sono così belle ... proprio quello che ci vuole per la nostra gita ! Occorre dire che a Locmariaquer la scelta di crociere davvero non manca. Più o meno i prezzi sono uguali da una compagnia all'altra. Noi abbiamo scelto in base agli orari e alla comodità del parcheggio. Nostra figlia Mara è molto eccitata, nonstante questa non sia la prima volta che sale su un'imbarcazione di questo tipo. La guida parla solamente francese e tra il vento ed il rumore dei motori non si riesce a comprendere tutto ciò che dice, ma la vista è incomparabile. Zigzaghiamo tra le miriadi di isolette che affiorano da questo mare ammirando rocc, spiagge erbai e saline che mutano il loro apetto a seconda dell'intensità dell'alta marea ed ospitano circa 150.000 uccelli acquatici e numerosi allevamenti di ostriche. Aggiriamo l'isola di Gravins, celebre per il suocairn con incisioni geometriche, e l'isolotto d'ErLannic, presso cui si può ammirare un doppio cromlech (allineamento a forna di otto). Ci spingiamo fino a Sene dove,lungo la costa, ammiriamo barche e belle case di personaggi che ,la nostra guida indica come famosi, ma che noi non conosciamo fatta eccezione per il re di Spagna. Torniamo indietro passando vicino all'isola d'Arz e facciamo scalo all'ile aux Moines dove ci fermeremo per qualche ora. Quest'isola collinosa, un tempo abutata dai monaci, è ora dedita all'allevamento di ostriche e al turismo. Nel villaggio di Kergoan si erge un interessante monumeto megalitico, mentre nella parte sud dell'isola si trovano numerosi dolmen. Prima di tutto pensiamo al cibo così,dopo essereci muniti di cartina all'ufficio del turismo, scarpiniamo fino al villaggio in cerca di un posto dove mangiare. Il caldo è atroce a quest'ora e i ristoranti sono presi d'assalto dai turisti sbarcati anche con altri traghetti. Finalmente troviamo il posto che fa per noi, ma dobbiamo ancora attendere un pò prima che si liberi un posto. Marco vorrebbe provare le ostriche, ma sono finite così ripiega per un piatto enorme di cozze, mentre io,non potendo mangiare molluschi mi accontento di una bistecca e Mara di un menu enfants. Tutto squisito.. peccato non aver annotato il nome del locale! Terminato il pranzo ci concediamo un pò di riposo approffittando del fatto che non ci sono più avventori in attesa, poi ripartiamo alla scoperta dell'isola. Camminiamo così tanto che alla fine ci pare di esserci persi e quando ritroviamo la strada ... panico... ci accorgiamo che manca solo più mezz'ora alla partenza del traghetto. Io e Mara siamo stanchissime, ma diamo fondo a tutte le nostre energie per discendere verso il porto e finalmente ci imbarchiamo per il viaggio di ritorno. La luce del tardo pomeriggio rende ancora più bello quello che ci circonda e con quasi con dispiacere raggiungiamo Locmariaquer. Questa è la nostra ultima notte in Bretagna.. da domani inizia il nostro viaggio di ritorno. Ci lasciamo alle spalle giornate magnifiche e ricordi meravigliosi con la promessa di ritornare ancora un giorno o l'altro.

I link presenti in questa pagina rappresentano approfondimenti e si collegano ad opinioni pubblicate

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