La bufala della privacy su Facebook
"Catena di Sant'Antonio", la bufala del momento...
Questo è il messaggio tipo che ti legge su Facebook sui profili dei vostri amici:
A causa del fatto che Facebook ha scelto di includere un software che permette l'uso di informazioni personali, Io sottoscritto XXXX YYYY dichiaro quanto segue: oggi, 09/09/2015, in risposta alle nuove linee guida di Facebook e articoli l. 111, 112 e 113 del Codice della proprietà intellettuale, dichiaro che, i miei diritti sono associati a tutte le mie informazioni personali, dipinti, disegni, fotografie, video, testi, ecc... postati sul mio profilo. Per l'uso commerciale di quanto sopra, è necessario il mio consenso per iscritto in qualsiasi momento. Chi legge questo testo può copiarlo e incollarlo nella propria bacheca di Facebook. Ciò consentirà di porsi sotto la protezione del diritto d'autore. Informo Facebook, che è severamente vietato divulgare, copiare, distribuire, diffondere o fare qualsiasi altra azione contro di me, sulla base di questo profilo e / o dei suoi contenuti. Le misure di cui sopra si applicano anche ai dipendenti, studenti, agenti e / o dipendenti, sotto la direzione di Facebook. Le informazioni riservate sono incluse nel contenuto del profilo. La violazione della mia privacy è punibile dalla legge (UCC 1 1 1 1-308-308-308-103 e Lo Statuto di Milano). Tutti i membri sono invitati a pubblicare un annuncio di questo tipo, o se si preferisce, questo testo può essere copiato e incollato. Se non si pubblica questa dichiarazione almeno una volta, tacitamente si consente l'utilizzo di elementi quali foto, così come le informazioni contenute nell'aggiornamento proprio profilo.
Con questo semplice post, il profilo chiederebbe a Facebook di non utilizzare la propria immagine e le proprie foto per scopi terzi tutelando la propria privacy, ma all'atto dell'iscrizione al sito l'utente accetta che l'azienda di Menlo Park possa utilizzarli per i propri scopi, che sono sostanzialmente due: il grafo sociale, per migliorare e implementare il servizio (cioè i big data, i dati aggregati); la cessione a terze parti per l'inserimento di campagne pubblicitarie.
Consultate voi stesse le regole per la privacy e le condizioni d'uso. Se non vi sentite sicuro oppure volete semplicemente mettere al sicuro i vostri dati, allora non iscrivetevi proprio a Facebook o almeno limitatevi a pubblicare il meno possibile ( foto, informazioni generali).