(La peau douce)
Visto in DVD.
Film realizzato coscientemente in antitesi con "Jules e Jim", che contrapponte all'amore anarchico le sfortunate sofferenze amorose di una coppia consueta. Un piccolo dramma borghese senza sussulti, ma con molta onestà, e una vena nera nel finale.
L'idea è trattata con tutto il realismo possibile, e con il distacco che caratterizza l'opera di Truffaut, e fanno di questo classico triangolo amoroso (lui un conferenziere conosce una hostess di cui s'invaghisce e costruisce la consueta storia di depistamenti) un'opera originale e asciutta.
Tutto è realizzato con interesse e con cure, e regala alcuni momenti veramente buoni, come la reazione della moglie al marito che l'abbandona ad esempio.
La regia poi è tutta intenta ad inquadrare oggetti inanimati e dettagli delle mani; si assiste ad un profluvio di scarpe nell'albergo dell'inizio, a maniglie, pulsanti e bottoni (particolarmente pesante è la scena alla pompa di benzina, che comunque risulta apprezzabilissima) e un utilizzo forzato degli specchi nella prima metà.
Truffaut realizza un dramma c0ncueto, senza velleità intellettuali, e forse proprio per questo riesce interamente.