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la calma é la virtù dei forti

Creato il 31 agosto 2011 da Brasilitalia

supermercatoIo penso che quando esco da qualche supermercato la gente mi guardi in modo strano, osservando il fumo che mi esce dall’orecchie e il colorito del viso tendente al paonazzo. Perché, direte voi…

Tutte le volte che vado a un qualunque supermercato, piccolo o grosso che sia, quando arrivo alla cassa è sempre una sofferenza per me. Forse perché sono italiano, forse perché sono del nord e abituato a dei ritmi diversi, ma vi giuro che quando sono alla fila della cassa ho sempre voglia di lasciare tutto quello che ho comprato e uscire di corsa. Ma non avete ancora capito di cosa sto parlando, vero?

Il problema che qui in Brasile le cassiere e le persone che sono in coda sono di una calma tale da dare sui nervi.

Quando io ero in Italia e arrivavo alla cassa cercavo sempre di fare tutto in fretta in modo di non ostacolare le altre persone che erano in fila. Quindi mettevo tutti gli articoli sul banco e lasciavo uno spazio per i prodotti degli altri clienti. Poi, mentre la cassiera passava gli articoli allo scanner io collocavo già quello che compravo nel sacchetto di plastica. Mentre la cassiera faceva lo scontrino io finivo di collocare gli articoli nelle borse e, se non finivo in tempo, mi collocavo all’estrema destra in modo da non ostacolare il prossimo cliente. Inoltre anche la cassiera era la prima ad andare veloce, proprio perché non era giusto far aspettare troppo tempo gli altri clienti. Il suo compito era solo di fare lo scontrino, cioè di passare gli articoli allo scanner, prendere i soldi e dare il resto. Se qualcuno, per qualche motivo, faceva perdere troppo tempo, era lei la prima a dire al cliente di fare in fretta, in modo gentile ovviamente. E vi posso dire che ho lavorato quasi 15 anni in diversi centri commerciali e negozi, quindi so quello che dico.

Qui in Brasile, o perlomeno nel “mio” Brasile, le cose come sempre sono un po’ diverse.

La persona che é davanti a me, con una calma impressionante, colloca i vari articoli comprati sul banco, parlando nello stesso tempo con la cassiera del più e del meno. Molte volte si fermano per poter accentuare qualcosa di particolare che hanno da dire. E io dietro ad aspettare il mio turno.

Quando finalmente sono finiti gli articoli, la cassiera insacca i prodotti nei sacchetti, continuando sempre a parlare con la cliente in questione. Questa simpatica cliente, quasi sempre una donna, pur avendo finito gli articoli continua a rimanere davanti alla cassa, o meglio, davanti alla parte del banco dove si colloca la merce, impedendo così a me e agli altri clienti di poter posare i propri prodotti e di così accelerare i tempi.

Alla fine, dopo un interminabile tempo, dopo aver salutato la cassiera, la signora dietro di me e parte del personale, la cliente si avvia all’uscita, sempre con la calma che la contraddistingue. E la cassiera, con uno splendido sorriso sulle labbra, mi osserva un attimo e mi chiede: “Boã tarde, CPF na nota?”. E cosa dire a quel punto? “Sim, obrigado. 746…”

P.S. per la serie “NON SI PUÓ PARLARE SEMPRE DI COSE SERIE”


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