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La calunnia è un venticello

Da Iomemestessa

Alfonso Signorini, mi delude. Non è l’aspetto legale della vicenda, a interessarmi.

Neppure quello più squisitamente morale. Che di fare la morale, in questi giorni, ne avrei anche un po’ piene le palle. E poi, che morale vogliamo fare a uno come Signorini? Mi tengo il fiato per quando mi mancherà, e lascio il posto ad altri.

Mi limito però ad alcune considerazioni sparse.

Anzitutto, non riesco a pensare ad un modo acconcio di mangiare un cono gelato che non sia quello riproposto in foto. Perchè mangiare un cono gelato con un cucchiaino in plastica,  risolverebbe forse il problema, ma, per restare in tema, mi fa pensare al coito interrotto. Non roviniamo un piacere, suvvia. E poi comunque, pertanto così, ti prendi una coppetta e al più te la fai guarnire con una cialda.

Secondariamente, ben dice Gramellini su La Stampa. La piantasse la Pascale di fare parallelismi idioti tra gli sfottò a lei per la faccenda del calippo e il gratuitissimo servizio sulla Madia.

C’è una differenza abissale tra una che si mangia un cono seduta in macchina e una che ciuccia un calippo in favor di telecamera. Al di là delle implicazioni strettamente legali, esiste proprio una differenza concettuale. La prima si sta facendo serenamente i cazzi propri, in macchina, mangiando un gelato. La seconda, mentre ciuccia un calippo con aria voluttuosa in favor di telecamera, quegli stereotipi li sta utilizzando ai propri scopi. Quindi non rompa le palle. Non è stata fraintesa. E’ stata perfettamente intesa. Al limite può spostare l’attenzione sul fatto che se uno a 20 anni è coglione, non è che il mondo debba ricordarglielo fino alle soglie della pensione. Ma questo è ben altro discorso.

Al limite, e per restare sulla politica, qualche (anzi parecchie) ragione in più potrebbe avercela, sul versante opposto, la Carfagna. La battuta della Guzzanti (‘Stringi i denti, Mara!’) non faceva ridere. Ed infatti venne, giustamente, considerata diffamatoria.

Resta il fatto che, senz’altro, ad un uomo, qualsiasi, alle prese con un cono gelato, nessuno si permetterebbe di dire ‘ci sa fare col gelato’.

E questo non è colpa di Signorini.


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