Il 10 marzo 2015, a Milano, presso la suggestiva Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, si sono finalmente aperte le porte dell'attesissima mostra in onore dell'impareggiabile Gianfranco Ferre`(scomparso nel 2007), e resteranno aperte al pubblico nei prossimi mesi. L'evento, dal titolo "LA CAMICIA BIANCA SECONDO ME. GIANFRANCO FERRE`" è stato organizzato da Palazzo Reale e dalla Fondazione Gianfranco Ferre` in collaborazione con il Museo del tessuto di Prato e promosso dal comune di Milano, dall'Assessorato alle politiche per il lavoro, moda e design e dall'Assessorato alla cultura.
Stilista dall'immenso genio artistico, Ferrè è stato da molti definito anche "architetto della moda", proprio per la grande precisione e l'elevatissima qualità sartoriale che contraddistingue le sue creazioni; studiate, progettate e curate nei minimi dettagli, tanto da sfiorare quasi la perfezione.
La mostra rappresenta una vera e propria "full immersion" nel mondo di Ferrè, ma il paradigma principale è proprio la Camicia bianca, capo "icona" del grande stilista e filo conduttore della sua intera carriera, tanto che egli stesso la definisce come "segno" del suo stile, nonché "lessico contemporaneo dell'eleganza"(Cit.).
Il percorso espositivo dedicato all'amatissimo stilista si apre con un sistema sospeso di teli su cui scorrono macro immagini dei disegni autografi di Ferrè, realizzate in x-ray, quasi a voler mettere a nudo l'anima stessa della camicia, evidenziandone l'impalcatura formale.
Le immagini, curate da Leonardo Salvini, offrono inoltre al pubblico una chiave di lettura dell'intero progetto; raccontando, immagine dopo immagine, l'intensa carriera, il genio artistico e l'immensa creatività di Ferrè. Ai lati della sala è possibile ammirare i meravigliosi materiali provenienti dall'archivio della Fondazione Gianfranco Ferrè, insieme ai progetti originali dello stilista, al centro della sala si colloca l'esposizione vera e propria, composta da una selezione di 27 camicie tra le più originali create in oltre 20 anni di carriera, esposte secondo una cronologia ben precisa ed illuminate da un gioco di luci ed ombre che ne pone in risalto il candore e la plasticità, trasformandole quasi in sculture eteree.
Il percorso si conclude con una seconda installazione di immagini sospese, a cura di Luca Stoppini, mirate a valorizzare ulteriormente il concept di leggerezza che sta alla base dell'intero progetto, volto a ricordare la grande personalità artistica di Gianfranco Ferrè, il cui nome rappresenta da sempre un marchio di altissima qualità che contraddistingue il Made in Italy.
"Nel lessico contemporaneo dell'eleganza mi piace pensare che la mia camicia sia un termine di uso universale. Che però ognuno pronuncia come vuole ...." (Cit.Ferre`)