Magazine Consigli Utili

La campagna per salvare l'Isola di Budelli

Da Enjoylife

La campagna per salvare l'Isola di Budelli
Forse avrete sentito parlare dell'isola di Budelli, forse ci siete anche stati (io purtroppo no, pur essendo di origini sarde ed avendo trascorso decine di vacanze in Sardegna!), fatto sta che una delle più belle oasi naturalistiche dell'arcipelago sardo della Maddalena è sempre stato di proprietà privata e l'ultimo proprietario era una Società che aveva accumulato parecchi debiti, causando così la messa all'asta dell'isola, che nel 2013 è stata acquistata per tre milioni da un magnate neozelandese, Michael Harte. Il Ministero dell’Ambiente ha provato a far valere in tribunale il diritto di prelazione, ma il Consiglio di Stato ha dato ragione a Mister Harte, che aveva promesso un progetto di valorizzazione dell'ambiente e la realizzazione di un osservatorio internazionale sulla biodiversità marina.
Ma quando il direttore del parco nazionale è riuscito a vedere chiaro sui reali piani del magnate neozelandese, che comprendevano opere edilizie e accessi a maxi yacht, ha temuto per il delicato ecosistema dell'isola ed ha aumentato i vincoli, facendo diventare Budelli zona di tutela integrale.
Così, probabilmente spaventato dai nuovi vincoli dell'isola, il magnate neozelandese ha cambiato idea e non vuole più Budelli, che rischia di essere messa nuovamente all'asta, lasciando campo libero a nuovi compratori privati che magari non hanno proprio a cuore la tutela dell'ambiente.
Ed ecco che entra in gioco la splendida iniziativa di cui vi voglio parlare, la meravigliosa idea nata da un gruppo di studenti piemontesi, esattamente i ragazzi della II B della scuola media di Mosso, nel biellese.
Questi ragazzi, grazie al loro professore di scienze, Giuseppe Paschetto, che un giorno anzichè utilizzare il libro di testo ha scelto di leggere il quotidiano La Stampa sul quale c'era un articolo sulla storia di Budelli e di quello che potrebbe succedere, hanno cominciato a pensare che proprio loro potevano trasformare in realtà il sogno di mantenere pubblica quest’isola.
Per scongiurare il rischio di vedere l’isola della meravigliosa spiaggia rosa nelle mani di un altro privato e difenderla dalla speculazione edilizia questi intraprendenti studenti hanno avuto un'idea semplice quanto geniale: se i soldi non li mette lo Stato, li mettono gli studenti. Hanno calcolato che se ogni studente italiano versasse la cifra di soli 50 centesimi si raggiungerebbero i tre milioni di euro necessari ad acquistare l'isola! 
La campagna per salvare l'Isola di Budelli
Dall'idea sono immediatamente passati all'azione ed hanno lanciato un appello a tutte le scuole italiane, hanno già raccolto nel loro paese i primi 75 euro (5 centesimi per ciascuno dei 1500 abitanti) in brevissimo tempo ed ora stanno scegliendo la piattaforma di crowdfunding più adatta al finanziamento del progetto "Non si sBudelli l’Italia". 
La campagna "Non si sBudelli l’Italia" sta spopolando anche sui social network.....qui la loro pagina facebook (che in pochissimi giorni ha già raggiunto 3431 likes) per coinvolgere gli studenti di tutta l'Italia e si spera anche quelli degli altri Stati che si affacciano sul Mediterraneo.
Io ho trovato davvero straordinaria questa iniziativa che dimostra che nessun sogno è irrealizzabile e, come ha detto il prof  Paschetto "alla radice di questo progetto apparentemente ambizioso c’è la consapevolezza che se ci si impegna a qualcosa con determinazione nessun obiettivo è troppo alto. Una bella lezione per i giovani".
Io direi una bella lezione sopratutto per noi adulti che spesso sottovalutiamo il fatto che l'unione fa la forza e che stentiamo a credere che i sogni possano davvero realizzarsi!
Nei prossimi giorni sarà attivata una piattaforma di crowdfunding (seguite la pagina facebook per sapere su quale piattaforma potete sostenere l'iniziativa) ma i ragazzi vogliono far sapere che si può fare anche dell'altro:
  • Le scuole italiane dovrebbero essere tra i protagonisti della campagna: in ogni scuola si individui un responsabile (insegnante, rappresentante di classe, ecc) con il compito di raccogliere fondi; 
  • I cittadini possono attivare campagne di sensibilizzazione e inziative di raccolta fondi nei propri paesi e nelle proprie città; 
  • Chi ha un talento artistico particolare (musica, danza, pittura, scienze, ecc.) lo può mettere a disposizione della campagna per produrre spot, performance, installazioni, flash mob, ecc.
Ecco cosa scrivono i ragazzi sulla loro pagina facebook: 
"La campagna "5 centesimi per abitante e ci compriamo Budelli" sarà monitorata comunicando quando gli abitanti di un certo Comune hanno raggiunto o superato l'obiettivo (ad es. per un paese di 1000 abitanti 50 €, per uno di 10000 abitanti 500 € e così via, somme non impossibili da raggiungere se l'impegno è capillare!), nei casi di comuni di piccole e medie dimensioni si tratta di obiettivi raggiungibili davvero nel giro di pochi giorni...
E allora attiviamoci per un AMBASCIATORE DI BUDELLI in ogni Comune italiano!"

Speriamo di imparare la lezione che questi intraprendenti ragazzi ci stanno dando e di essere in molti ad aiutarli a realizzare il loro sogno .......... e che Budelli diventi l'isola di tutti gli studenti d'Italia!

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog