In spazio di chiesa
t’incontro ancora
figlia non mia,
bimba incantata,
d’innocenza inondata.
Mi sorridi e, complice di gioia,
infili, nella borsa di mia vita,
la tua caramella colorata.
Io cauta la scartoccio
e m’inonda
profumo noto
di mia infanzia
e già, treccine sciolte,
ansante corro
nel mio prato sconfinato.
Mi raggiungono ora
paterne braccia
calde d’amore.