Il plot è semplicissimo: probabilmente responsabili dello stato comatoso in cui è caduto Patrick alias Gianni Dei dopo essere stato colpito alla testa da una bottiglia lanciata da un’automobile in corsa, alcuni individui vengono ospitati nella villa-clinica del padre del giovane, illustre medico che, conducendo ricerche sui poteri psichici, trova il modo di indirizzare le devastanti energie mentali del figlio.
Con un cast comprendente generosamente nude starlette del calibro di Carmen Russo, Mariangela”Malabimba”Giordano e Andrea Belfiore (non accreditata), pur volendo essere un sequel non autorizzato di Patrick (1978) di Richard Franklin, Patrick vive ancora (1980) di Mario Landi si rivela, in realtà, una sorta di remake dell’acclamata pellicola premiata ad Avoriaz.
Sorta di remake che spinge, però, sul pedale dell’erotismo piuttosto audace e dello splatter estremo nell’inscenare la progressiva mattanza proto-slasher dei diversi malcapitati; tra una decapitazione eseguita dal finestrino di una macchina, un tizio bollito vivo in piscina, una donna sbranata viva dai cani e una altamente impressionante sequenza di impalamento con tanto di sanguinoso dettaglio ginecologico.
Elementi, questi, che hanno contribuito da soli a trasformarlo in un autentico cult del trash-gore tricolore e destinati a rendere, paradossalmente, la recitazione da soap opera, la grottesca trovata dei grandi occhi che compaiono periodicamente in sovrimpressione a mo’ di maledizione e l’improbabilità di reazioni e dialoghi i degni ingredienti per completare un esempio di ciò che gli americani definiscono “So bad it’s good”.
Con un’intervista di quarantuno minuti alla succitata Belfiore quale contenuto speciale, è la stessa CineKult che – collana CGHV curata dalla rivista Nocturno e dedita alla riscoperta su supporto digitale della cinematografia di genere nostrana – rende disponibile in dvd anche Il sesso della strega (1973), atipico miscuglio di eros, horror e thriller dal retrogusto fantascientifico orchestrato dall’Elo Pannacciò (all’anagrafe Angelo Pannacciò) cui si devono, tra gli altri, l’esorcistico Un urlo dalle tenebre (1975) e il tardo nazi-movie Holocaust parte seconda: i ricordi, i deliri, la vendetta (1980).
Atipico miscuglio anch’esso comprendente Dei tra gli attori e il cui luogo d’ambientazione è il castello dove il patriarca della famiglia Hilton si sta spegnendo nel suo letto di morte, portando con se un segreto relativo alla possibilità di cellule umane.
Ma anche il castello dove, dopo le esequie, i parenti si trattengono per spartirsi l’eredità, finendo l’uno dopo l’altro eliminati da una misteriosa presenza che potrebbe essere la sinistra sorella del defunto: Evelyn, incarnata dalla Jessica Dublin di Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile (1972) e The toxic avenger part II (1989).
Soltanto uno dei nomi volti a popolare la lenta costruzione – con bizzarra trovata che non riveliamo – di delitti all’arma bianca e focosi amplessi insieme a Susanna Levi, il Donald O’Brien di Quel maledetto treno blindato (1978), Lorenza”Requiescant”Guerrieri e la Camille Keaton di Cosa avete fatto a Solange? (1972) e Non violentate Jennifer (1978); anche intervistata per oltre mezz’ora nella sezione extra del disco.
E, se parliamo di sesso e bellezze molto poco vestite, non possiamo fare a meno di tirare in ballo una novità targata CineKult che si allontana dalla violenza e dalle cupe atmosfere per abbracciare, invece, il filone della Commedia sexy: La professoressa di lingue (1976), ultima regia del Demofilo Fidani che aveva militato soprattutto nel western, da Straniero… fatti il segno della croce! (1967) ad Amico mio, frega tu… che frego io! (1973).
Chiaramente sulla scia del molto più conosciuto L’insegnante (1975) di Nando Cicero, ne è protagonista Femi”La collegiale”Benussi nei panni (pochissimi) della altamente sensuale professoressa in questione, convocata in estate da un allevatore di maiali di Perugia con le fattezze di Pupo De Luca, il quale desidera che aiuti nell’inglese ed il francese il timido, balbuziente ed impacciato figlio adolescente Walter”Calde labbra”Romagnoli, che è stato rimandato a Settembre.
Aggiungiamo un nonno guardone (il colonnello Trombatore!) incarnato dal veterano Pietro”Quo Vadis”Tordi e risulta immediatamente chiaro quali incredibili effetti possa avere su tutta la famiglia (ovviamente, soprattutto sul ragazzo cui fa lezione) la desiderabilissima, acculturata femmina.
Femmina che, come da tradizione, non rinuncia neppure alla consueta doccia integrale nel corso della circa ora e mezza di visione in questo caso accompagnata da uno speciale di sedici minuti in cui il filmmaker bergamasco Roger A. Fratter – autore di Sete da vampira (1998) e Abraxas – Riti segreti dall’oltretomba (2001) ripercorre la carriera del regista.
Francesco Lomuscio