« …o noci della Carnia addio!
Erra tra i vostri rami il pensier mio
sognando l’ombre d’un tempo che fu!… »
(Giosuè Carducci, Il comune rustico)

Da ottobre fino a novembre inoltrato, la natura è un’esplosione di colori autunnali che variano dal rosso al giallo, in particolar modo in una fitta e bella faggeta con piante plurisecolari: il bosco del Bandito Gracco. Addentrandosi all’interno, salta subito agli occhi il groviglio di radici fortemente immerse nel terreno, con poderosi fusti dritti o contorti e con chiome protese verso l’alto che creano un’atmosfera irreale.
Per conoscere la Carnia, partiamo dal paese di Ampezzo, dove, il 31 ottobre, si festeggia il Capodanno Celtico con la tradizionale Fiesta da Lis Muars (zucche). Al calar della sera, il centro storico si illumina al fuoco delle fiaccole e delle molte zucche intagliate, rallegrato da spettacoli dei Mangiafuoco, giocolieri. Camminando per i vicoli, accompagnati da musiche antiche, si incrociano elfi e folletti e dalle cucine, allestite nei cortili delle case, si sente la fragranza dei sapori invitanti di pietanze cotte per l’occasione a base di zucca, castagne, dolci, bevande calde e l’immancabile frittata col radic di Mont.
L’autunno è la stagione ideale per chi desidera esplorare




