Magazine Diario personale

La carta dei libri profuma, ma a volte taglia anche le dita

Da Micamichela @micamichela
“Non riuscirei mai a rinunciare ai libri, al piacere di girare le pagine, di mettere il segnalibro, di fare le orecchie alle pagine dei miei passaggi preferiti, di riporre i libri una volta terminati, di spostarli come oggetto di arredamento e riordinarli per autore, per titolo o per colore a seconda dell’umore. Non potrei mai leggere su uno schermino così asettico, impersonale, rinunciare al piacere di annusare la carta”.
Oh quante volte me l’hanno detto. Quante volte mi sono sentita trattata come una rappresentante di Scientology che cerca di portarti sulla strada cattiva. Ora io mi chiedo, cosa cambia? Non è forse il contenuto la cosa importante di un libro? Sono una brutta persona se leggo 50 sfumature di grigio su carta e orripilante se la leggo su e-book? Sono una bella persona se leggo Jonathan Franzen su carta, meno bella se lo leggo in e-book? E SE LI AVESSI TUTTI E DUE? Questa non ve l’aspettavate eh.
È il momento di alcune rivelazioni scottanti.
Noi lettori che usiamo l’e-reader non siamo persone inferiori. Ci piace leggere tanto quando piace a voi feticisti della carta. Ci piacciono anche i libri di carta, vogliamo tanto bene ai libri di carta.
Ora ci vado giù pesante, quindi SEDETEVI, RESPIRATE: una cosa non esclude l’altra.Voglio una libreria per metterci sopra i libri, perché pur avendo avuto un Kobo e avendo ora un Kindle HO DEI LIBRI. Ho comprato in passato dei libri, me li hanno regalati, NON SONO UN’ERETICA. Ma fermi perché diventa ancooora più scottante: sono alcuni anni che ho un e-reader, eppure continuoa comprare libri di carta. Giusto ieri ho comprato Anna Karenina con la copertina carina imbottita. 
WHAT? TU MICHELA NON RIPUDI LA CARTA? 
Ma vogliamo proprio esagerare? La buttiamo in vacca? E buttiamola in vacca: mi è capitato di leggere un e-book e alla prima occasione comprare lo stesso libro di carta, a volte l'ho semplicemente messo in libreria, a volte l'ho riletto su carta. MA PENSA UN PO’.
Ma poi, voi veramente annusate la carta?

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