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La carta più alta di Marco Malvaldi, recensione

Creato il 12 aprile 2012 da Annare

La carta più alta di Marco Malvaldi, recensioneLa carta più alta di Marco Malvaldi, Sellerio editore Palermo, è uno spasso, senza nulla togliere al giallo con tanto di morto e circostanze sospette, ambientato nell’oramai famoso bar dei vecchietti, BarLume, e colorito dai caratteri esplosivi di ogni personaggio, sempre controllati dal barista Massimo, il romanzo riesce a conquistare l’attenzione del lettore tramite divertenti gag, incredibili descrizioni e racconti quotidiani di personaggi stravaganti.

I dettagli di ogni luogo, ambiente e personaggio riescono a strappare sorrisi ad ogni punto, sorrisi immediatamente riassorbiti dal lettore, dato il dramma.

In realtà l’estate a Pineta sembra iniziare tranquilla, o noiosa secondo alcuni “Non è che tutti gli anni possono ammazzare qualcuno per farvi passare il tempo.”, tutti gli anni no, ma i misteri irrisolti del passato, quelli, si sa, sono tanti, e iniziare a ragionarci tra una birra, a Pilade no, per carità che è a dieta sennò chi la sente la moglie, e un caffè, è un esercizio mentale avvincente, poi si sa mai che riaprano il caso… e così sia.

Dettaglio importante, meglio non ordinare un cappuccino d’estate, potreste imbattervi nel cattivo carattere del barista, e si sa, i baristi solitamente sono buoni ma quando gli girano…

Marco Malvaldi, già conosciuto e amato fin dal suo primo La briscola in cinque esordio dei vecchietti del BarLume e il suo eccentrico proprietario, riesce ad unire l’ironia di una compagnia di amici notevolmente sopra le righe, anche se sono molti i vecchietti a ritenersi liberi di fare data l’età avanzata, al dramma dell’omicidio, passato ma neppure troppo.

“- Io sono vecchio e voglio vive’ da vecchio. Oramai di soddisfazioni nella vita ‘un ce n’ho guasi punte, e quelle poche me le voglio gode’. Se c’è gente che a ottant’anni gli garba anda’ a donne e scala’ le montagne, padronissimi: a me m’importa una sega. A me mi garba mangiare e bere, e contenti tutti.

Altro appunto, friggete pure, ma con parsimonia e senza fare troppa puzza, potrebbero capitare cose strane, tipo scarichi posseduti. E poi dite che non vi ho avvisato.

La carta più alta

Marco Malvaldi

Sellerio editore Palermo

2012


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