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La casa d’iKen: pronta da un anno ma chiusa per mancanza di fondi

Da Uiallalla

logo di luciano correaleSi trova alle spalle di piazza Ottocalli ed è un bene confiscato al clan Contino che il Comune di Napoli nel 2010 dà in gestione all’associazione iKen Onlus che ha deciso di farne un pronto soccorso per maschi omosessuali cacciati di casa e immigrati che fuggono da paesi in cui l’omosessualità è ancora reato.

Due stanze, 60 mq che, da fortino della camorra sono pronti per diventare - ormai da giugno 2011 - centro di accoglienza per omosessuali: infatti, finiti i lavori di ristrutturazione, sono terminati anche i fondi. E così la Casa d’iKen resta chiusa.

“Le donne vengono accolte nei centri antiviolenza i maschi no - dichiara Carlo Cremona, presidente dell’associazione, che si appella al Cardinale Sepe e al Ministro Fornero - I maschi omosessuali sono sempre esclusi dalle pari opportunità. C’è una logica sessista per cui la violenza non è a danno del più debole in generale, ma solo esercizio del potere maschile sulle donne”

fonte: repubblica.it


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