All'articolo 23 , comma 7 della nuova manovra troviamo le seguenti parole: ”Ove alla data del 31 dicembre 2011 la Commissione governativa per il livellamento retributivo Italia [...] non abbia provveduto alla ricognizione e alla individuazione della media dei trattamenti economici [...] il Governo provvederà con apposito provvedimento d’urgenza”.
In semplici parole il nuovo Governo, come anticipato fin dalla sua presentazione, ha previsto un taglio delle retribuzioni parlamentari. Ad oggi l'indennità di un deputato italiano ammonta a 11.704 euro al netto della diaria. La media delle retribuzioni nei vari paesi europei è invece di 5.339 euro. Il governo Monti vorrebbe adeguare gli stipendi italiani al resto dell'Europa e la norma prevede un taglio netto di 5.000 euro.
Ma qui sorge il problema, i parlamentari italiani ormai già privati del vitalizio non ci stanno, scatta la protesta!!
Affermano: "Decidiamo noi, lede l'autonomia del parlamento", ed intanto rinviano i lavori.