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La castagna

Da Cristina Aloisi @Lunapets
La castagnaLa castagna è un frutto secco (achenio), commestibile (che si può mangiare), proveniente dall'albero del castagno, si presenta avvolta in un involucro spinoso chiamato riccio che racchiude circa 3 frutti. Anticamente la castagna veniva chiamata "pane d'albero," (citazione del mercenario Senofonte) in riferimento all'importanza che ha riscosso da sempre nell'alimentazione, come fonte di nutrimento insostituibile per i benestanti e contadini. Arrivati nel 1700, la castagna, non era più classificata un alimento "umile e contadino," ma giungeva sulle tavole dei ricchi sotto forma di marron glacè, diventando così un dolce molto apprezzato e ricercato. A Parigi, nel Settecento, il farmacista Bonneau, inventò un tipo di cioccolata che si preparava con il cacao e la farina di castagne essiccate; il dolce ebbe un'enorme successo tra i parigini, questo proverà ancora una volta l'eccezionale capacità della castagna nell'alimentazione. Nel corso del tempo, la castagna è stata una delle forme principali di nutrimento della popolazione contadina; utile per affrontare la fame e la povertà anche nei periodi di maggiore bisogno di sopravvivenza. A suo tempo, la letteratura, dedicò una citazione sulla castagna mettendo in evidenza l'importanza e il suo valore nutrizionale. Oggi la produzione della castagna, nel mondo, supera le 500.000 mila tonnellate ogni anno: i primi sono i cinesi e i coreani, la produzione italiana si aggira all'incirca per l'11% classificandosi come terzo produttore mondiale. In Europa, l'Italia concorre con la produzione di circa 70 mila tonnellate ogni anno, fornendo per il 47%  la produzione dell'Unione Europea. Le regioni italiane produttrici di castagne sono: la Campagna, il Lazio, la Sicilia, il Piemonte e la Toscana. 

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