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La Cattedrale di Chartres: restauratori o imbianchini?

Da Chiara Lorenzetti

In questi ultimi tempi mi sono ritrovata spesso a farvi notare le brutture e le distorsioni che si stanno compiendo in Italia in campo artistico e di restauro. Oggi vi porterò nella vicina Francia, non immune da scempi. Anzi, con questo restauro, molto vicina alla censura!

Chartres, piccola città francese capoluogo del dipartimento dell’Eure-et-Loir, ospita una delle più belle cattedrali che io abbia mai visto e una delle più belle al mondo.

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Si erge possente, con la facciata gotica e sue le altissime guglie; all’interno, la navata centrale è alta 37 metri ed è un vero capolavoro gotico. Iniziata nel suo progetto dal vescovo Fulberto nel XI sec, venne distrutta nel 1194 per poi essere ricostruito completamente nell’arco di 60 anni.
La cattedrale è nota per avere un’insieme spettacolare di vetrate del XII sec .

La cattedrale di Chartres è stata costruita nel 1100, durante il Medioevo. Nella sua ricchezza stilistica, mantiene, seguendo i canoni dell’arte gotica, una leggerezza generata dagli archi a sesto acuto, dalle volte ogivali che spostano il peso dalle colonne e quindi, appunto, le alleggeriscono. Le cattedrali come quella di Chartres non sono arricchite da affreschi, statue, ma vivono di spazi ampi illuminati solo dalle luci che filtrano dalle vetrate. 
Ciò che si vive stando all’interno della cattedrale di Chartres è il buio, il raccoglimento; si sente, si legge, sui muri, sui marmi e sulla pietra delle colonne, il tempo che passa, il fumo delle candele, la patina del tempo ed è proprio questo passare del tempo che le rende quasi mistiche: un passaggio dalla realtà alla preghiera.
Vi esorto a fare un giro virtuale nel bel sito della cattedrale, dove troverete visite a 360° ( clicca qui per il sito)

Se qualcuno di voi la conosce, sa di cosa sto parlando; chi non l’ha mai vista, può scordarsela. 

E ora vi racconto lo scempio.
Sono venuta a conoscenza dei lavori di restauro leggendo su artribune.com, l’articolo dell’architetto Carlo Berarducci ( leggi qui l’articolo).
Come per magia, per uno strano senso del pulito e del rinnovamento, in una bizzarra gara al voler immaginare la cattedrale alla sua creazione; senza alcun giudizio critico, nessuna visione storica e logica

Cattedrale_Chartres

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in una visuale plastificata dell’arte, patinata, pulita, igienizzata, quasi disinfettata; incuranti del tempo passato, lifting su tutto, maniacalmente attratti dall’eternità, ecco le immagini della cattedrale e del suo restauro.

Cattedrale_Chartres

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Inutile dirvi, ma occorre per chi magari non avesse pertinenza con l’arte, la cattedrale originaria è quella in marmo e pietra scura; il restauro è quel lavoro fatto dagli imbianchini che hanno pitturato tutto di bianco.
Dice bene Carlo Berarducci “come una cattedrale di Disney

Chiara

 

 


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