Su questa terra sporca
un tempo cresceva un albero
spandendo incenso sul granturco novello:
i suoi rami si aprivano in un paradiso
ravvivato dagli ultimi fuochi d'una tribù.
Mandarono agrimensori e costruttori
che tagliarono l'albero
piantando al suo posto
un'immensa insensata cattedrale della sventura.