Tra le prodezze di Messi, il ritorno di Kakà tra i titolari nel Real Madrid e la tripletta di Cristiano Ronaldo arrivano i nomi che non ti aspetti: Willian ed il Faraone! E pensare che nella vigilia di quella notte europea, di Juventus-Shakhtar già si parlava di Vucinic, Vidal, Pirlo, Quagliarella come possibili protagonisti; il giorno dopo, invece, il palcoscenico era tutto per Willian! Il centravanti dello Shakhtar che in un’ora e mezza ha fatto impazzire tutta la difesa juventina: numeri di classe, velocità d’esecuzione ed incredibile visione di gioco come quella che ha liberato il compagno di squadra, Teixeira, per il goal del momentaneo 1 a 0. Chiamiamolo Willy,come il principe di Bel Air, per quella sua capigliatura un po’ stravagante, per come ha fatto girare la testa alla Juventus un po’ come ubriacava il simpatico Will Smith il suo pubblico. Lui che a fine partita ha fatto drizzare i capelli a tutto il popolo bianconero e forse qualcuno, per il panico seminato dalle parti di Buffon se li è trovati ancora più dritti dei suoi! E pare lecito chiedersi come trovi così poco spazio in seleçao! Mentre Torino incorona il suo principe San Pietroburgo s’inchina davanti ad un Faraone, il piccolo maestoso El Shaarawy; piccolo per la giovane età e maestoso nelle sue prestazioni: 5 goal in dieci giorni.
Sì, perchè il centravanti del Milan, che segnava solo alla sua vittima preferita, l’Udinese, già in campionato aveva dimostrato di saper andare in rete anche contro le altre squadre, di saper fare gol pesanti che sbloccano un ostico 0-0, gli mancava solo la vetrina europea; ed alla prima chiamata non ha tradito siglando il gol del due a zero contro lo Zenit di Spalletti, lui che a differenza del mago, Ibracadabra, segna in campionato ed in Champions, lui che torna a coprire, recupera palloni anche in difesa “Come Eto’o” (cit. Adriano Galliani) mentre il suo ex compagno si divora il gol dell’uno a zero contro il Porto con un colpo di tacco stupendo ma forse lezioso e vede sprofondare il suo milionario Psg in una bruciante sconfitta di 1-0 .Ottimi numeri per un ragazzo come El Shaarawy, una giovane punta che ha dimostrato di avere talento da vendere, senso di posizione e grandissimo senso del goal. La strada è quella giusta, il cammino è ancora lungo perchè un domani El Shaarawy possa essere semplicemente El Shaarawy, un nome, un campione e non solamente “il nuovo Eto’o” . Sarà il tempo a parlare, per ora sia la prima affermazione che il paragone con l’ex nerazzuro sono parecchio azzardati. Una prima risposta ce la darà il derby della Madonnina di domenica sera.