L’approfondimento della notizie e la capacità di fornire informazioni che interessino e coinvolgano l’utenza, i lettori, è, da un lato, uno degli indicatori della qualità di un quotidiano e, dall’altro, uno dei limiti attuali dell’informazione sul web.
Per cercare di ovviare a questo problema The Guardian, dopo aver realizzato Zeitgeist, continua sulla strada dell’innovazione realizzando quello che giocosamente è stato definito la “chatroulette delle notizie”.
The Randon Guardian, questo il vero nome, è stato inaugurato alla fine della scorsa settimana ed ha, appunto, l’obiettivo di consentire ai lettori di andare oltre i contenuti segnalati nella home page del quotidiano, consentendo quindi, anche per sezioni, di trovare temi e notizie d’interesse che normalmente si trovano faticosamente.
La funzionalità introdotta agevola sicuramente una maggior permanenza facilitando il rapporto tra la testata ed il lettore; un “sottoprodotto” di importanza non trascurabile.
Come ha dichiarato recentemente Meg Pickard, responsabile dell’area social media del quotidiano anglosassone, le organizzazioni editoriali devono costruire una relazione fiduciaria per divenire parte dell’ecosistema sociale, della metapiattaforma.
Non vi è dubbio che The Guardian sia in prima linea tra coloro che sono sulla strada giusta nel farlo, andando ben oltre ipotesi tanto irrealistiche quanto patetiche, o inseguendo l’ultimo gadget in una corsa all’oro senza senso.