Efficacia chemioterapia sulla cura tumori
I dati reali sull'efficacia della chemioterapia sulla salute dei malati di cancro, vengono dati espressamente sbagliati per ragioni palesemente economiche ma vediamo le informazioni del caso.
Efficacia della chemioterapia
Secondo studi paralleli dalle lobby farmaceutiche e mediche, il 97% degli interventi di chemioterapia non funziona, poiché non riesce a curare realmente i malati di cancro. Nonostante questi dati la chemioterapia continua ad essere usata: ma perché? Mi spiace dirlo ma la chemioterapia viene usata e promossa dai gruppi medici solo per un discorso puramente economico, non certo filantropico o curativo.
Miliardi di euro si spostano ogni anno dalle tasche di disperati malati di cancro ai conti in banca degli ospedali, delle ditte appaltatrici delle macchine da chemioterapia e degli stessi medici collusi con il sistema, non certo perché questo tipo di cura sia efficace, o perché riduca la mortalità o le percentuali dei tumori presenti sul nostro territorio e nel mondo.
Risulta, da studi fatti, come l'uso di chemioterapia all'inizio faccia diminuire o fermare la crescita del tumore, ma poi inibendo la risposta immunitaria, aiuti l'espansione del tumore a scapito della vita del paziente: la maggior parte dei pazienti che si sottopongono alla chemioterapia, o muoiono o subiscono nuovamente la crescita del tumore dopo un periodo variabile che cambia da persona a persona, tumore che si ripresenta entro 10-15 anni dal trattamento. La chemioterapia distrugge il sistema immunitario, aumenta il declino neuro-cognitivo, interrompe il funzionamento del sistema endocrino e provoca tossicità agli organi e a livello metabolico.
La chemioterapia non è una vera cura al problema tumore-cancro ma semplicemente un modo per mantenere malate le persone per un tempo più lungo così da incamerare più soldi! La medicina allopatica (quella del vostro medico) cerca sempre di emarginare o rinnegare l'efficacia dei sistemi di cura alternativi ma con una storia e delle ricerche alle spalle, pur di mantenere il loro potere economico e psicologico sui malati, promuovendo al contempo i propri rimedi tossici e mortali che sono ovviamente sotto copertura di brevettto (mentre le cure e i rimedi naturali non si possono brevettare poiché naturali). Vedi anche http://luniversovibra.altervista.org/big-pharma-e-i-medici-la-mafia-bianca/
La ragione di un tasso di sopravvivenza relativa a 5 anni, è lo standard utilizzato per valutare i tassi di mortalità ed è riferito alla maggior parte dei malati di cancro, che si trova in discesa in questo periodo, la cosa è controproducente per le aziende che trattano il tumore.
Percentuale efficacia reale chemioterapia
Queste aziende per la finta lotta ai tumori non possono mostrare la vera statistica fallimentare del 97% del trattamento chemioterapico sul lungo periodo, se venissero rese pubbliche, riportando le statistiche per tutte le tipologie tumorali, paragonate per di più al costo rispetto all'efficacia, oltre che i danni che provoca più che risolvere, si vedrebbe senza mezzi termini che la chemioterapia è una truffa legalizzata sostenuta dai gruppi politici collusi e dai gruppi di decisione medici.
Non è stato mai condotto uno studio, da ricercatori indipendenti, sulla storia della chemioterapia, i soli studi disponibili provengono dagli scienziati finanziati dalle istituzioni del settore e nessuno di loro, ha mai globalmente quantificato le variabili di cui sopra. La sanità e l'industria medica sono solamente una industria per fare soldi e, senza profitti da certi sistemi costosissimi che non implicano per i malati quello di entrare in un circolo vizioso di cure senza effetti reali che mascherano reazioni avverse dietro ad altri problemi, fallirebbe o quanto meno dovrebbe trovare un altro sistema per rubare soldi.
I più potenti anti-cancro, come la cannabis, devono essere demonizzati e resi illegali perché sono efficaci nell’uccidere le cellule tumorali e senza effetti collaterali. I cannabinoidi sono così efficaci nel trattamento della malattia, che il governo degli Stati Uniti, nel 2003, li ha brevettati. Se non avesse effetti, perché avrebbero brevettato i derivati dalla cannabis?
Il Brevetto N° US 6630507 B1 , per esempio, è sui cannabinoidi come antiossidanti e neuroprotettivi: “I cannabinoidi si trovano ad avere particolare applicazione come neuroprotettivi, per esempio nel limitare il danno neurologico a seguito di insulti ischemici, come ictus o trauma, o per il trattamento di malattie neurologiche, come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la demenza HIV.”
La grande industria farmaceutica sa sicuramente che la cannabis potrebbe curare il cancro basta che guardiate ai seguenti link:http://jpet.aspetjournals.org/content/308/3/838.abstractmct.aacrjournals.org/content/10/1/90.abstractwww.jneurosci.org/content/21/17/6475.abstracthttp://www.nature.com/bjc/journal/v95/n2/abs/6603236a.html
Come spesso accade, quando si cerca di dimostrare che dei sistemi spacciati per efficaci mentre non lo sono, quando si chiede a chi si è curato con certi sistemi come la chemioterapia, si sente dire che sono guariti dal tumore, cosa che rafforza l'idea della sua efficacia, non solo nei confronti dei malati ma anche di coloro che fanno ricerca scientifica. Le statistiche false che circolano nel settore, vanno a far perdere fiducia verso metodi che uccidono solo le cellule maligne aiutando a guarire e aumentare di numero alle cellule in salute, a favore di un sistema chemioterapico che uccide molte più cellule sane e avvelena ulteriormente quelle che sopravvivono al trattamento.
Perché una società dovrebbe avere interesse a scoprire la cura per il cancro, quando la finta cura genera ben oltre $100 miliardi di dollari all’anno? Nel 2011, il cancro è stata la prima causa di morte nel mondo occidentale e la seconda nei paesi in via di sviluppo. Fonte: http://www.scribd.com/doc/48974229/Global-Cancer-Statistics-2011
Come la chemioterapia aumenta, in realtà, la crescita del cancro
Alcuni ricercatori hanno testato gli effetti di un tipo di chemioterapia su tessuti raccolti da uomini con cancro alla prostata ed hanno trovato, dopo il trattamento, “la prova del danno al DNA” nelle cellule sane, hanno scritto gli scienziati su Nature Medicine .
La chemioterapia agisce inibendo la riproduzione delle cellule in rapida divisione come quelle presenti nei tumori, è stato scoperto e studiato che le cellule sane, danneggiate dalla chemioterapia, producano più di una proteina chiamata WNT16B, che addirittura aumenta la sopravvivenza della cellula tumorale. Nel trattamento del cancro, i tumori spesso rispondono bene inizialmente, ma in seguito ad un ulteriore ricrescita, aumenta la resistenza alle ulteriori sedute di chemioterapia.
Tra i trattamenti, i tempi di riproduzione delle cellule tumorali, è stato dimostrato che acceleri, in special modo come confermato dai risultati sui tumori al seno e quelli ovarici. Esistono dottori che parlano apertamente dell'inutilità della cura chemioterapica contro i tumori come ad esempio il dottor Robert Atkins, o il dottor John Diamond, o ancora il dottor Glenn Warner, il dottor Alan Nixon e il Dottor Allen Levin.
Il Il Dottore Robert Atkins, dell’azienda farmaceutica Atkins, annunciò che esistevano diverse cure per il cancro, ma non c'era da guadagnarci poiché si trattava di cure naturali, che erano efficaci e poco costose, senza farmaci costosi coinvolti.
Secondo il Dottore John Diamond, MD: “Uno studio su oltre 10.000 pazienti, mostra chiaramente che, i pazienti sottoposti a chemioterapia, hanno 14 volte in più la probabilità di sviluppare la leucemia e sei volte in più, la probabilità di sviluppare tumori alle ossa, alle articolazioni ed ai tessuti molli, rispetto a quei pazienti che vengano sottoposti a chemioterapia”.
Il Dottore Glenn Warner, morto nel 2000, fu uno degli specialisti oncologi più altamente qualificati negli Stati Uniti. Durante la sua vita scientifica nei trattamenti alternativi sui suoi pazienti affetti da tumore ha ottenuto grandi successi. Sul trattamento del cancro, disse: “Abbiamo un’industria multi-miliardaria che sta uccidendo la gente solo a scopo di lucro. La loro idea di ricerca è quella di vedere se due dosi di questo veleno siano meglio di tre dosi dello stesso veleno“.
Il Dottore Alan C. Nixon, ex presidente della American Chemical Society scrive: “Come può, un chimico addestrato per interpretare i dati, non vedere la verità? È incomprensibile per me che i medici possano ignorare la chiara evidenza che la chemioterapia fa molto, molto più male che bene”. E secondo il Dottore Charles Mathe, specialista di cancro francese: “ … se avessi il cancro, non andrei mai in un centro per il trattamento standard del cancro. Solo le vittime del cancro che vivono lontane da tali centri, hanno una possibilità”.
Il Dottore Allen Levin ha dichiarato: “La maggior parte dei pazienti oncologici muoiono di chemioterapia. La chemioterapia non elimina i tumori al seno, al colon o ai polmoni. Questo fatto è stato documentato da oltre un decennio, ma i medici utilizzano ancora la chemioterapia per questi tumori“.Fonte: luniversovibra.altervista.org
Fonte: http://crepanelmuro.blogspot.it/2014/05/il-97-delle-volte-la-chemioterapia-non.html