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La cheratocongiuntivite secca (kcs) nel cane e nel gatto

Da Alexprota
LA CHERATOCONGIUNTIVITE SECCA (KCS) NEL CANE E NEL GATTO
La cheratocongiuntivite secca (KCS) è un’infiammazione
progressiva della cornea e della congiuntiva causata da una
carenza della componente acquosa del film lacrimale
La patologia consiste in un essiccamento di porzioni piu’ o meno estese di cornea e congiuntiva.
L’essiccamento e’ la conseguenza di una anomala composizione del film lacrimale (strato mucoso) con il conseguente dissolvimento.
Il film lacrimale e’ spesso 0,01 mm e si compone di tre strati Quello esterno e’ di natura lipidica e viene prodotto dalle ghiandole sebacee presenti sul bordo palpebrale ,ha la funzione di limitare l’evaporazione.Lo strato centrale e’ la frazione acquosa ,quello piu’ interno e’ lo strato mucoso che viene prodotto dalle cellule caliciformi intraepiteliali della congiuntiva.
Il 60% della porzione acquosa del film lacrimale e’ prodotto dalla ghiandola lacrimale posta dorsalmente al globo oculare , il restante 40% e’ prodotto dalla ghiandola della membrana nittitante e dalle ghiandole lacrimali accessorie.
LA CHERATOCONGIUNTIVITE SECCA (KCS) NEL CANE E NEL GATTO
Cause di KCS nel cane e nel gatto
Puo’ essere congenita e ereditaria
Lesioni traumatiche ed infiammazioni croniche a carico delle ghiandole lacrimali ed alterazioni della loro innervazione possono causare una alterata lacrimazione,come nel caso dell’area dell’innervazione prossima alla base dell’orecchio.
Va ricordato che spesso alterazioni della cute come nel caso di dermatiti atopiche con blefariti croniche si ha un’alterazione delle ghiandole sebacee a cui fa seguito una alterata componente lipidica che favorisce l’evaporazione della frazione liquida del film lacrimale.In questi casi oltre a curare l’occhio bisogna migliorare lo stato della cute per avere una guarigione completa .
Nel gatto la KCS si manifesta piu’ raramente ,colpisce soprattutto gatti con occhio grande e naso corto con rottura precoce del film lacrimale della porzione centrale della cornea con conseguente mummificazione della cornea (sequestro corneale /nigrum /necrosi corneale)Nel gatto altra causa frequente e’ la cheratocongiuntivite da Herpes virus
La forma congenita riconosce una alterata innervazione della ghiandola lacrimale
Spesso e’ bilaterale le razze maggiormente colpite sono :Bassotto,cavalier king Charles Spaniel,West Highland terrier
Sintomi:
Congiuntivite mucopurulenta in assenza di lacrimazione oppure presenza di pelo bagnato nell’area perioculare
La cornea e congiuntiva perdono la lucentezza con aspetto opaco
La cheratite superficiale cronica si presenta con edema e congestione vasale nel gatto il sequestro corneale
Diagnosi i valori del test di Schirmer (STT) sono medio –bassi
LA CHERATOCONGIUNTIVITE SECCA (KCS) NEL CANE E NEL GATTO
Terapia
Acuta . dissolvimento dello scolo mucopurulento con mucolitici,lavaggio oculare e applicazione di un unguento a base di ciclosporina in associazione a lacrime artificiali.Alcuni casi richiedono la somministrazione per via generale e locale di cortisonici.
L’applicazione topica di ciclosporina (CsA) rappresentava un metodo
efficace per la terapia della malattia. La maggior parte dei
casi di KCS nel cane è probabilmente causata da un’infiammazione
autoimmune della ghiandola lacrimale e si ritiene
che la CsA eserciti un effetto terapeutico inibendo la proliferazione
dei linfociti T-helper e l’infiltrazione degli acini
della ghiandola lacrimale, consentendo la rigenerazione della
ghiandola stessa e il ritorno della funzione secernente.
La pilocarpina per os aumenta la produzione lacrimale.
Nelle forme piu’ gravi si puo’ prendere in considerazione la chirurgia con la trasposizione del dotto parotideo (PDT) se la produzione di saliva non e’ alterata.Gli inconvenienti di questo intervento chirurgico sono la formazione di depositi di calcio sula cornea el’infiammazione della cute delle guance per lo scolo mucoso.
Spesso trattamenti prolungati non riescono ad avere effetti desiderati perche’ non si riesce a curare la malattia di fondo dermatologica che spesso si accompagna alla cheratite secca da qui l’importanza di un approccio piu’ generalizzato della malattia migliorando la qualità del sebo cutaneo dell’idratazione della pelle e quindi delle palpebre .

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