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La chiamava becco di rame...

Da Nonnapapera
A Figline Valdarno (FI) c'è un veterinario che ha la passione di lavorare il rame. Un hobby indubbiamente poco comune, ma che è stato la fortuna di Ottorino.
Ottorino è una simpatica oca da compagnia, allevata cioè non per finire in pentola. La sua padrona, Paola, le è molto affezionata.Ottorino abita a Montevarchi, in campagna, come si addice a un'oca giudiziosa e per bene.
Di notte sta al calduccio nella sua stia, all'interno di un recinto che la protegge dai malintenzionati a due o a quattro zampe.
Una mattina come tante Paola va ad aprire la stia per far uscire Ottorino. Sulla neve Paola vede le impronte di una volpe, per fortuna cheOttorino era al sicuro!
Ma... orrore! il muso della papera è insanguinato, la volpe le ha strappato la parte superiore del becco!
Probabilmente quella notte Ottorino si era affacciata da una delle fessure della stia e la volpe l'aveva aggredita.
Paola la porta allora a Figline,dal veterinario. Ottorino senza becco non riesce a mangiare, è destinata a morire di fame.
Paola non si arrende, vuole bene alla sua oca, se gli umani mettono la dentiera le oche avranno una ... becchiera?
Paola chiede al dottor Alberto Briganti di mettere una protesi all'oca.
Ma in commercio non esiste niente del genere. Le becchiere non esistono.
Per fortuna di Paola e di Ottorino il dottor Briganti si filetta a forgiare il rame, così l'esperienza chirurgica e quella artistica di forgiatore del rame del medico si fondono e il veterinario crea una protesi in rame che per colore e consistenza può sostituire il becco mancante di Ottorino.
Grazie alla protesi beccale adesso Ottorino ha ripreso a nutrirsi.
Non si ha notizia di precedenti del genere. Il dottor Briganti è sicuramente un pioniere in questo campo.
La chiamava becco di rame...
A Montevarchi Ottorino ormai per tutti è l’oca bionica, scorrazza già felice con il suo becco luccicante.
Nella clinica di Figline Valdarno del dottor Briganti l’oca dal becco di rame invece rappresenta un grande successo professionale. «Non è mai stato svolto un intervento di questo genere, nè a livello nazionale nè internazionale. L’amore che questa famiglia ha dimostrato per la bestiola ha dell’incredibile, siamo orgogliosi di aver preso parte a questa bellissima storia d’amore».

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