Approfondendo, l'argomento "trinità" tratta un termine utilizzato per cercare di descrivere il fatto che vi siano 3 ruoli, esclusivi uno dell'altro, coesistenti in una sola persona.
Ebbene, fuor di metafora, oggi, visto maldestramente esercitare da Francesca Ganbarini in Consiglio comunale a Fidenza il doppio ruolo, quello di <<super partes>> (cioè, al di sopra delle parti, un ruolo di garanzia tra maggioranza e opposizione) è contemporaneamente quello di <<inter partes>> ( cioè, per nulla sopra le parti, anzi un ruolo tendenzioso, parziale, capzioso, implicato, coinvolto, fazioso), per la nota legge "non c'è due senza tre", ecco definirsi "trinità" il combinato disposto di <<super partes / inter partes>> con il contratto di copia di fatto tra il Pd e il Pdl fidentino, due partiti tra di loro da sempre alternativi.
Di sicuro, nell'inciucio di fatto un suo ruolo ha avuto la lunga vertenza davanti al giudice penale, andata a sentenza qualche mese addietro, che vedeva, incidentalmente Francesca Gambarini parte offesa contro Malvisi («ho presentato una denuncia contro ignoti, non volevo colpire Malvisi») finito sul banco degli imputati (condannato in primo grado per diffamazione) e che oggi si ritrova con l'impiccio di dover optare tra un appello d'orgoglio o un accordo bonario che consoliderebbe la condanna di primo grado.
(Ndr: sulla vicenda della denuncia contro ignoti, essendo informato sui fatti, posso affermare che in realtà la Gambarini, con quella denuncia alla Polizia postale, non voleva colpire Davide Malvisi ... ma altri. Comunque, avendo conservato non solo memoria ma anche le mail e le carte del tempo, un giorno racconterò la mia verità - cp).
Comunque, a sostegno delle affinità elettive tra Pd e Pdl interviene la decisione, siamo nel 2012, dei rappresentanti del Pdl provinciale e fidentino di abbandonare, con uno sparuto drappello di seguaci al seguito, la maggioranza consiliare del Sindaco Cantini, con la conseguenza per quel che rimane del Pdl fidentino di finire in minoranza ben 3 volte: in Consiglio comunale, nel partito, nella città.
Quindi, dicevamo, uniti sui banchi dell'opposizione consiliare, i due segretari di partito Malvisi e Gambarini oggi condividono una tolleranza etica che obbliga il primo a non eccepirne l'incompatibilità della Gambarini e che consente alla stessa, nel ruolo di presidente del Consiglio comunale, di intervenire con furore polemico monotematico contro il Sindaco, spesso travalicando il ruolo <<super partes>> assegnato dalla legge al presidente del Consiglio comunale.
L'unione di fatto di oggi tra i due partiti borghigiani storicamente antagonisti, ha azzerato gli ultimi 64 anni di contrasti ideologici tra le teorie comuniste e quellle liberali, sostituendo il concetto delle "convergenze parallele" con quello più alla mano delle "convenienze paradosso".
Figli di questa ammuchiatina sono, ad esempio, alcune sorprendenti designazioni del Pd in occasione della nomina degli scrutatori nelle elezioni politiche dello scorso febbraio; nulla di illegale, sia chiaro, ma vallo a spiegare agli iscritti al partito e ai volontari che negli ultimi 30 anni ti hanno sfornato quintalate di antifascismo e torta fritta, senza chiedere nulla in cambio, chi c'era tra i nomi segnalati dal Pd.
Lasciando perdere la penosa questione revisori-Malavasi, dove anche qui i due si son dati da bere come i coppi, ancor più incredibile e impossibile da spiegare, ecco l'ultima, recentissima voce (non confermata da fonti ufficiali) che corre per Fidenza in questi giorni.
Dunque, la cosa riguarderebbe la designazione del componente della commissione per le case popolari, nella
quale il Pd avrebbe indicato in quota allo stesso PD nientepopodimeno che, udite udite, l'ex assessore comunale Pdl Antonia Donetti (ma non è incompatibile?), nonché persona di riferimento del movimento Comunione e Liberazione.
Costrette a giocare a carte scoperte sulle nomine, le segreterie dei due partiti offrono questi segnali di credibilità e coerenza chiudendo il cerchio all'interno del quale rimangono prigionieri i soliti quattro commedianti in cerca d'autore con un futuro politico che odora di passato remoto.
In chiusura, registriamo un'altra settimana di silenzio tombale del segretario PD sul problema dei problemi che preoccupa non poco 2.700 (duemilasettecento) famiglie fidentine (circa 7.000 uomini e donne): COOP Di Vittorio.
Che diamine!
(cp) http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane