Venezia Mestre – Domenica 2 ottobre, alle ore 21.00, presso il Capannone 36 di Forte Marghera si potrà assistere, gratuitamente, al Laboratorio d’Arte Contemporanea liberamente ispirato a La chiave dell’ascensore di Agota Kristof, pregevole autrice recentemente scomparsa.
Samanta Cinquini, Melissa Siben, Andrea Cattelan, Marta Dal Fabbro, Andrea Sanson, Alice Pozzoli, gli artisti partecipanti, con la preziosa collaborazione di Micaela Leonardi, Marta Buso, Barbara Prevedello.
Il progetto è stato prodotto e realizzato dalla Scuola di Decorazione e dalla Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, insieme a Obliquia e in collaborazione con Marco Polo System GEIE.
Obliquia, gruppo di giovani artisti formatisi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, propone all’interno del progetto Grassroots, un laboratorio interdisciplinare di arte contemporanea tratto dalla rilettura de La chiave dell’ascensore di Agota Kristof. Questi giovani autori, provenienti da ambiti disciplinari diversi – dalla scenografia alla scultura, passando per la performance art – tentano di concretizzare uno degli elementi fondamentali del progetto generale, avviato dall’Accademia di Venezia per l’estate 2011, attraverso la costruzione di un laboratorio dove si ponga in essere una strutturata contaminazione dei saperi.
Uno degli elementi strutturali che maggiormente emerge dal contesto degli Atelier si concretizza in quanto afferma Levy, quando sottolinea la differenza tra un’informazione ritenuta attendibile e mantenuta in comune dall’intero gruppo, quel che solitamente definiamo come “sapere condiviso”, e “l’intelligenza collettiva”, intesa come la somma delle informazioni trattenute individualmente dai membri del gruppo e resa disponibile al gruppo ogni qual volta questo si renda necessario. Considerando l’Accademia e i suoi Atelier come delle strutture finalizzate ad una formazione permanente, in linea con gli obiettivi europei, si comprende come la compresenza di sapere condiviso e intelligenza collettiva, ridisegni continuamente i confini generali della ricerca, attraverso la compresenza di identità disponibili ad evolvere dei presupposti originari in strumenti di relazione. (tratto dal progetto Grassroots)
Una maschera, una giostra – ciò che ne resta, dei testimoni, una fisarmonica. Una storia, raccontata da una donna e ascoltata da una donna. E l’urgenza della testimonianza, unico baluardo possibile nel mondo disegnato da Agota Kristof, l’autrice del testo su cui s’intreccia quest’opera collettiva, questo concerto a più voci: scultura, recitazione, danza, immagine, musica.
La rappresentazione è in chiave simbolica, non dichiara soluzioni : nessun colpevole – nessuna vittima.
La compresenza di diversi ambiti disciplinari amplifica la molteplicità di piani su cui danzano queste marionette senza fili.
Il progetto è stato inserito tra le attività del corso di Decorazione B e di Scenotecnica per l’anno accademico 2010-2011.
Per informazioni, si prega di contattare:
Accademia di Belle Arti di Venezia
Tel. +39.041.2413752
Fax: +39.041.5230129
www.accademiavenezia.it
Marco Polo System GEIE
Tel. +39 041 5319706
fax +39 041 5311108
www.marcopolosystem.it
Obliquia
tel. +39.345.3272196
www.obliquia.org