Sembra la notizia del giorno, il Vaticano afferma
"L'abuso sessuale di minori non e' solo un delitto canonico o la violazione di un codice di condotta interno a un istituto, sia esso religioso o meno. E' anche un reato perseguibile dalla legge civile".Lo dice Monsignor Charles J.Scicluna, promotore di giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede, intervenuto al Senato al Forum sul tema della protezione dell'infanzia, organizzato da Telefono Azzurro per presentare la Carta di Roma contro gli abusi sui minori. "Anche se i rapporti con l'autorita' civile variano da paese a paese - sottolinea - e' importante cooperare con tale autorita'".
http://www.direnews.it/newsletter_minori/anno/2011/novembre/04/?news=15
In effetti più che una notizia sembra di più la cosidetta scoperta dell'acqua calda. O forse, che la chiesa è stata "costretta" a fare una sorta di mea culpa. Da quando è scoppiato lo scandalo Pedofilia in Vaticano (che per dirla tutta, qui in Italia la cosa si è saputa solo molto più tardi) la chiesa è stata in qualche modo costretta ad ammettere il fatto, anche perchè il fenomeno non era così isolato. Ma il vero problema è che la chiesa predica molto bene dall'alto del suo pulpito ma poi razzola molto male dentro le canoniche, nelle scuole e tutti quei luoghi in cui si pretenderebbe che i minori a loro affidati venissero accuditi, tutelati, sostenuti. Oramai si sa, purtroppo, i luoghi in cui i minori dovrebbereo essere tutelati sono invece i luoghi in cui essi subiscono i sopprusi maggiori sia a livello psicologico (purtroppo non dimostrabile in tribunale) sia a livello fisico. E parlo di scuole, comunità, case famiglia, ma quando questo accade all'interno della chiesa il fatto diventa qualcosa che riguarda tutti poichè il pedofilo della chiesa scredita l'intera comunità ecclesiastica, perchè quando i bambini e le bambine, i minori in generale vengono affidati ad un ministro di Dio la famiglia si aspetta che la fiducia che in questa istituzione viene riposta non venga tradita. Quel ministro incarna in quel ruolo l'intera chiesa, ma se chi pretende di "insegnare"l'etica e la morale si comporta in maniera opposta a ciò che insegna è ragionevole allora pensare di non dargli credito. La chiesa che oggi dice che occorre cooperare con le autorità, lo fa in modo ipocrito poichè sino ad oggi nessun ministro di Dio è finito davanti ad un tribunale civile, nessun ministro è finito in prigione, perché la chiesa ha preteso di "risolvere" i problemi a modo suo: ossia spostando il problema da un paese ad un altro. Questo è stato, in realtà ,più un insabbiamento che un voler risolvere il problema; anzi questi hanno avuto la possibilità di abusare (e l'hanno fatto) di altre, nuove vittime.
E il cardinale Charles J. Scicluna che dice,giustamente :
"Tale condotta è riprovevole per varie ragioni: in primissimo luogo, perché infligge danni incalcolabili per il normale sviluppo sessuale, l'autostima e la dignità umana del minore in questione; è motivo di scandalo per i cristiani e i non cristiani, ....... costituisce sempre un abuso e un tradimento della sacra fiducia che il popolo di Dio giustamente ripone nei suoi pastori; danneggia la credibilità della Chiesa .................; discredita il sacerdozio ministeriale e getta l'ombra della delinquenza, del crimine e del cattivo comportamento su innumerevoli esponenti del clero e agenti pastorali innocenti".
Ma, purtroppo, non dice che a molti è stato permesso di infliggere danni incalcolabili sul normale sviluppo sessuale, sull'autostima e sulla dignità di molti minori anche dopo che le loro maleffatte erano state denunciate alla stessa Chiesa, purtroppo e non ad un tribunale civile!
Resta un dubbio che abbiano ammesso il problema pedofilia solo perche' non era piu' possibile nasconderlo, forse se avessero potuto continuare a far finta di nulla avrebbero continuato ad agire come hanno agito sino ad oggi. Dire che è un peccato è banale per chi è credente, dire che è un crimine è una cosa logica per tutti; e poiché non sono sicura che la giustizia divina possa essere applicata mi auguro per tutte le vittime e le loro famiglie che in un paese che si dice democratico, venga applicata almeno quella terrena.