La Chiesa “Commerciale”

Creato il 26 luglio 2012 da Cristiana

Scrive Marco Ciarafoni degli ecologisti democratici (a cui fa eco Michele Cardulli  che parla di “Piano Chiese”)

“In pratica agli Enti religiosi sarebbe garantita la possibilità di costruire una quantità di metri cubi ad uso residenziale, commerciale, direzionale, turistico o per servizi pari all’ampliamento o alla costruzione di edifici di culto. Il costo delle nuove chiese, per esempio, potrebbe essere pagato, con gli oneri concessori dovuti dai ‘palazzinari’ per la costruzione di un centro commerciale o di un mega albergo”. 

Insomma tale Ciocchetti (UDC) emendando il Piano Casa Polverini ha stabilito che in deroga al Piano Casa i parroci possono costruire qualsiasi cosa. Basta che accanto ci sia una Chiesa. Insomma anche un centro commerciale, magari con Cappella di culto annessa.

Incredibile la risposta di Ciocchetti: ”Da sempre la realizzazione dei luoghi di culto è finanziata da leggi nazionali e regionali e dall’8% delle somme riscosse dai comuni per oneri di urbanizzazioni secondarie – dichiara – Visto che non ci sono più soldi, abbiamo pensato di agevolare in questo modo gli enti religiosi. È una scelta politica”

La domanda è: servono altre Chiese? (la domanda non è polemica, c’è questa esigenza?)

Tanto per dirla tutta, ricordo che il nostro consigliere Astorre (uno dei più votati con 22 mila preferenze) aveva tappezzato Roma e provincia con manifesti in cui raccontava di avere fatto approvare non so quanti tantissimi euro in edilizia per luoghi di culto.

Insomma.

Ma noi con l’UDC proprio dobbiamo andarci? A parte le questioni sui diritti civili (facciamo finta per un attimo che non siano importanti), noi vogliamo davvero andare con un partito che trova il modo migliore per versare ancora cemento? Che voleva il nucleare? Che voleva e vuole privatizzare l’acqua? Cosa abbiamo a che fare con loro?


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