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La Chiesa contro l’iPhone

Da Pamelaferrara @PamelaFerrara

La Chiesa contro l’iPhoneE’ iniziata la corsa per accaparrarsi l’iPhone5, nuovissimo gioiello di casa Apple, e i vescovi italiani hanno sentito il bisogno di dire la loro attraverso le colonne dell’Avvenire.

L’accusa è di razzismo tecnologico: “La corsa all’ultimo modello e la supremazia simbolica della mela morsicata stanno producendo nuove forme di disuguaglianza che discrimina chi non posside l‘iPhone”, e quindi “Le stesse tecnologie che hanno reso il mondo più orizzontale rischiano di produrre nuove tensioni, se il discorso dell’innovazione viene affrontato solo in termini di entusiasmo tecnologico”.

Ma non solo. Gli illuminati della Cei ci avvertono di fare attenzione perché questo dispositivo diabolico sembra realizzare il sogno di controllo della realtà attraverso la tecnologia: “Si tratta di dispositivi che riaccendono la fiducia nella magia. Come la bacchetta magica era in grado di produrre immediatamente apparizioni, trasformazioni, eliminazioni, così lo smartphone, protesi ubiqua e sempre attiva, sempre più leggera e maneggevole e quasi trasparente, ci consente di azzerare l’intervallo tra desiderio e realizzazione”.

Insomma, non so se ho capito bene, ma secondo questi signori è importante ricordare che la realtà non può essere controllata con l’hi-tech.
Molto meglio controllarla con la paura di diventare ciechi

:)

(L’associazione di idee tra AppleManiaci e pippaioli è casuale, eh?)


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