Il messaggio del Papa “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”, letto in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, è un esempio di attenzione al presente da parte della stessa Chiesa che fino a poco tempo fa aveva demonizzato Internet e in particolar modo i social network… ma suona come un’operazione di marketing terribilmente banale: fate buon uso di Facebook, non alienatevi dal mondo, non sostituite i rapporti reali con quelli virtuali.
Certo è strano come a pontificare sull’uso del profilattico siano proprio coloro che, tecnicamente, non dovrebbero usarlo. Così come mi lascia perplessa il fatto che a pronunciarsi sull’argomento Web siano proprio quelli che meno lo conoscono: scommetto infatti che il buon Ratzinger non si sia mai preso il disturbo di logarsi su Facebook (più o meno come Berlusconi non ha la più vaga idea di cosa sia GOGOL).
Ora benedice i social network ma raccomanda di non creare false identità.
Va bene se al nome inventato aggiungiamo un numero romano?