Ateismo e rispetto
Finirò all'inferno lo so... ma alcune cose non si possono sentire. L'ultima perla del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana riguarda il lavoro domenicale. Ha dichiarato infatti che:Angelo Bagnasco
L'esperienza religiosa va considerata come un elemento indispensabile anche nel contesto di uno Stato laico, perche' rappresenta il segno piu' alto della liberta' dell'uomo e lo Stato lo deve difendere e promuovere.
Se al contrario esso favorisse forme di ateismo pratico, svuoterebbe l'umanita' delle persone sottraendo ai suoi cittadini la forza morale e spirituale indispensabile per impegnarsi nello sviluppo umano integrale
A parte che se uno stato considera indispensabile un'esperienza religiosa non è laico... Ateismo pratico poi cosa vorrebbe dire, che praticamente uno non crede in dio?
Questa chiesa crede sempre meno nei suoi fedeli, come se bastasse lavorare la domenica per far diventare qualcuno ateo. Un po' come sentire dire che se fosse sdoganato il matrimonio omosessuale poi tanta gente diventerebbe omosessuale a danno della famiglia naturale (no no non è uno scherzo, lo dicono davvero). Bella famiglia naturale quella in cui il papà sogna di usare il walter come chupachups e gli tocca sollazzare la Iolanda (Littizzetto docet). Senza contare le straordinarie esternazioni di Padre Amorth per il quale mascherarsi per Halloween porta al satanismo, come leggere Harry Potter del resto.
Non so voi ma questo comportamento mi sa tanto di terrore puro: a quanto pare le gerarchie ecclesiastiche sono convinte che, avendone la possibilità, l'uomo non sarebbe credente. Cosa troppo, troppo pericolosa per poterla affrontare.
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