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La chirurgia toracica forlivese su Rai 3: il percorso per il tumore al polmone

Creato il 13 febbraio 2012 da Apietrarota
Martedì 14 febbraio, il dott. Davide Dell’Amore, direttore dell’U.O. di Chirurgia Toracica dell’Ausl di Forlì, sui programmi dell’accesso di Rai3 per illustrare il percorso aziendale riservato ai pazienti con tumore al polmone. Il percorso aziendale per pazienti con tumore al polmone spiegato su Rai3 regionale. Martedì 14 febbraio 2012, nell’ambito dei programmi dell’accesso trasmessi dalla redazione di Rai3 di Bologna fra le 10 e le 10.30, il dottor Davide Dell’Amore, direttore del Dipartimento Toracico e dell’U.O. di Chirurgia toracica dell’Ausl di Forlì, nonché presidente della Società italiana di Chirurgia Toracica, interverrà per illustrare la risposta messa in campo dall’Azienda Usl di Forlì contro questo tipo di patologia.Tali spazi informativi autogestiti, in base a quanto disposto dal Corecom - organismo regionale che assomma le funzioni delegate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), e i compiti amministrativi per conto del Ministero delle Comunicazioni, in linea col regolamento approvato con delibera 15/02/2006 -, hanno proprio il compito di coinvolgere il più possibile i cittadini nel processo di comunicazione dei percorsi sanitari, per renderli maggiormente coscienti di essere titolari del diritto ad essere informati sull’attività che la pubblica amministrazione pone in essere nell’esercizio delle sue attribuzioni. Nell’intervista il dott. Davide Dell’Amore riassumerà l’intero iter aziendale per i soggetti con tumore al polmone. «In prima battuta è il medico di medicina generale che, in base a sintomi riscontrati nei propri assistiti, in particolare fumatori e persone a rischio, può richiedere una radiografia toracica o una Tac – spiega – in questo modo, si ottengono sempre più spesso diagnosi tempestive di neoformazioni polmonari». Il paziente viene quindi preso in carico dall’Azienda, dov’è seguito da un gruppo multidisciplinare che calendarizza tutta una serie di procedure più o meno invasive le quali, di norma, porteranno ad una diagnosi di natura della neoformazione polmonare. «Una volta riscontrata una neoplasia – prosegue – se il paziente è operabile viene preso in carico dal chirurgo toracico, diversamente, nel caso in cui il tumore sia troppo diffuso, si procede a una valutazione da parte dell’oncologo che lo sottoporrà alle opportune terapie». Terminato l’iter terapeutico, lo stesso gruppo di professionisti rivede il soggetto e può o programmare un semplice follow-up oncologico oppure avviarlo ad un percorso di terapie adiuvanti o di semplice supporto, nel pieno rispetto delle linee guida internazionali. «Il medico di medicina generale, responsabile in prima persona del paziente, è puntualmente informato, attraverso relazioni scritte, di ogni decisione presa – precisa il dott. Dell’Amore – inoltre, il percorso comprende anche, qualora ce ne fosse bisogno, l’attivazione dell’assistenza domiciliare o il ricovero in Hospice per garantire la migliore qualità di vita al paziente ed ai familiari che lo accudiscono. La filosofia di fondo del percorso, in definitiva, è non abbandonare mai il paziente a se stesso, accompagnadolo anzi durante tutto il difficile cammino che questa terribile malattia impone».
Tiziana Rambelli----------------------------- Questa ed altre notizie le trovi su www.CorrieredelWeb.it - L'informazione fuori e dentro la Rete. Chiedi l'accredito stampa alla redazione del CorrieredelWeb.it per pubblicare le tue news.

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