CARDI
I negri vivevano nei loro ghetti, nelle loro tribù della foresta e avveniva che a fianco della moderna ciminiera di Lumumbaschi, a fianco di macchine moderne che lavoravano l'oro, il rame, l'uranio, vivessero ammassati esseri umani legati ad una civiltà antica e primitiva. Il Congo era una zona di silenzio e i belgi se ne vantavano, indicando agli altri colonialisti la bontà del loro sistema, che manteneva il Paese in pace. Era una pace apparente e mostruosa: una pace fondata sulla violenza della repressione dei paras, pronti al massacro in ogni momento e sulla segregazione razziale più ipocrita. Di fatto, i belgi avevano tagliato la testa al popolo congolese mantenendolo analfabeta e nella miseria, impedendo che da esso potesse nascere un sia pur piccolo gruppo di dirigenti politici, di persone colte e preparate. Nessun congolese aveva una laurea. (Ricordo da un racconto di Irina).
ASCIUGA LE TUE LACRIME, AFRICA! (parte)
Ci è toccato bere
a tutte le fonti
la sventura e la gloria.
E tutti i nostri sensi si aprono
allo splendore della tua bellezza,
agli aromi delle tue foreste,
e alla magia delle tue acque,
alla trasparenza del cielo
e alla violenta carezza del sole
e alla grazia delle foglie verdi
sulle gocce di perla della rugiada.
-BERNARD DADIER-
Vedi: IL VERME RIPIENO (3 novembre 2015)