L'appetito della Cina per il petrolio greggio continua a crescere.
Per la prima volta nella storia, le importazioni di petrolio cinesi hanno superato quelle degli Stati Uniti e molti trader ed analisti prevedono che, entro fine anno, ci saranno ancora grossi acquisti da parte della Cina.
Le importazioni di petrolio greggio della Cina hanno raggiunto la cifra record di 7,37 milioni di barili al giorno (bpd) nel mese di aprile.
Nonostante il rallentamento della crescita economica, gli acquisti di greggio cinesi rimarranno sostenuti anche nel secondo semestre 2015, fornendo un importante aiuto ai prezzi del petrolio sul mercato internazionale, che all'inizio di quest'anno erano scesi ai minimi da sei anni a questa parte ("Luci ed ombre sul mercato del petrolio").
Le prospettive per le importazioni di greggio sono in netto contrasto con il rallentamento della crescita economica in CinaLa Cina sta costruendo nuovi depositi per lo stoccaggio di petrolio come riserva strategica per impieghi futuri. Secondo Consultancy Energy Aspects, i magazzi strategici cinesi hanno una capacità di 132 milioni di barili che, entro fine anno, verranno riempiti per almeno 100 milioni di barili.
Due nuovi magazzini di stoccaggio sono in costruzione a Jinzhou e a Tianjin.
Gli analisti avvertono che, anche se la crescita del PIL cinese è in stallo, il paese avrà sempre più fame di petrolio e i prezzi aumenteranno entro la fine dell'anno. Anche perchè sempre più raffinerie inizieranno ad acquistare petrolio prima che diventi più costoso.
Il più grande raffinatore privato di petrolio cinese, il gruppo petrolchimico Shandong Dongming, prevede di importare durante il terzo trimestre di quest'anno circa 100.000 barili al giorno.
Le prospettive per le importazioni di greggio sono in netto contrasto con il rallentamento della crescita economica in Cina, dove la domanda di petrolio è prevista crescere del 2,7% nel 2015, in calo rispetto alla crescita a due cifre di inizio decennio.
L'anno scorso, le importazioni di greggio cinesi erano cresciute del 9,5% rispetto al 2013, favorite soprattutto dal drastico calo dei prezzi del petrolio di fine anno.
Anche quest'anno la Cina non vuole lasciarsi scappare l'occasione di comprare petrolio a prezzi da saldi.
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