Purtroppo inizio con un libro che guadagna a stento le due fiammelle, ma non me ne vogliate, c'è una spiegazione a tutto e come sapete non amo parlarvi solo di libri belli con commenti super positivi, a volte è bene chiaccherare sugli aspetti meno coinvolgenti di un romanzo e imparare a capirne i difetti.
Genere: Urban Fantasy
Prezzo: 14,00 € Pagine: 174 p.
Francesca Floris, non ha assolutamente scritto un brutto libro, perchè le basi per una buona storia, ricca di contenuti e di fantasia c'è.. manca solo un lavoro più attento alla base di tutto e questo guasta notevolmente il risultato finale.
Spesso gli autori emergenti, nella foga di vedere il loro romanzo pubblicato, non si danno il giusto tempo per rileggere il loro lavoro, controllarlo e verificare che la storia abbia un senso dalla prima sino all'ultimissima parola.
La scrittura, risulta abbastanza fresca e giovanile, coinvolgente se non fosse per come dicevo prima mancante. Adesso mi spiego meglio.. scusatemi ma non è una recensione semplice, so cosa vuol dire vedere il proprio lavoro criticato e mi scusa se in questa recensione l'autrice o chi per esso troverà mancanza di rispetto, non è assolutamente mia intenzione.
Iniziamo con i lati positivi,
il bello di questo romanzo è che lo troviamo ambientato a Torino, e non una Torino antica ma semplicemente moderna, infatti durante la storia si stanno per svolgere le Olimpiadi Invernali. I personaggi sono molto particolari, in un periodo letterario in cui spesso (troppo spesso) troviamo Vampiri e Licantropi, Angeli e Demoni che si sfidano per l'amore di una povera ragazza, Francesca Floris, integra degli Angeli e Demoni con particolari quasi unici, come gli occhi rossi che caratterizzano la nostra protagonista. Sfogliando questo romanzo, si possono percepire chiaramente l'amore e la passione per alcune discipline come la musica, il pattinaggio che creano un'atmosfera molto suggestiva per il lettore.Purtroppo eccovi i lati negativi che ho riscontrato dopo un'attentissima analisi... in primissimo luogo la trama, non so esattamente come spiegarvelo ma sembra un'agglomerato di idee messe le une sulle altre a creare una storia che confonde e non poco il lettore, io stessa dovevo fermarmi spesso durante la lettura e tornare quasi al punto di partenza per capire bene cosa stesse accadendo. Purtroppo, si riscontra anche poca attenzione nella punteggiatura mancante, infatti spesso, troppo spesso, troviamo frasi che terminano con un semplice e banale punto esclamativo che dà moltissimo enfasi ad una frase che magari nemmeno lo richiede.
I personaggi, in tutta sincerità andavano caratterizzati un pò più intensamente, così forse avrebbero sovrastato la lacuna della punteggiatura che magari non si sarebbe notata così tanto.
L'autrice è giovane e come esordio non è il massimo, ma sono certa che con più calma e serenità farà uscire una revisione migliore di questo romanzo, più controllato in tutti gli aspetti. Di strana ne può fare moltissima perchè ha fantasia e la storia di base non manca.