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La città della luce

Creato il 03 settembre 2013 da Eymerich

Un intreccio di storie, surreali e quotidiane allo stesso tempo, per uno spaccato di vita limpido e commovente, orchestrato magistralemente da Inio Asano che, come sempre, si interroga sull' esistenza umana e le sue domande, le sue direzioni, i suoi sogni.
La città della luce
Inio Asano, classe 1980, è un esponente di punta della new wave del fumetto nipponico. Di lui ho letto varie opere, tra cui: "What a Wonderfull World", "Il campo dell'arcobaleno", alcuni numeri di "Buonaotte Pun Pun" e "La città della luce". In questo post volevo parlare proprio di quest'ultima opera.
La città della luce, uscito nel 2005 in giappone e arrivato in Italia nel 2007 grazie alla collana Manga San della Kappa edizioni, è la prima opera di Asano che ho avuto il piacere di leggere. Il suo stile di disegno e di narrazione mi hanno colpito fin da subito e mi hanno spinto ad approfondire la produzione dell'autore procurandomi gli altri volumi pieno di grandi aspettative che, fino ad ora, sono sempre state appagate.
Per iniziare, che cos'è la città della luce? La città della luce è un quartiere residenziale di lusso in cima ad una collina. E' chiamato in questo modo perchè è perennemente inondato dal sole, tuttavia le storie dei suoi abitanti nascondono molti lati oscuri.
La vicenda prende il via con Noasa, mangaka di poco successo, sempre in ritardo con le consegne, che perde tempo a far baldoria con gli amici "freeter" che passano da un lavoretto all'altro senza scopo apparente. Noasa, vero e proprio alterego dell'autore, si reca alla città della luce insieme alla sua fidanzata per vedere un appartamento e nel frattempo documentarsi sul quartiere, che sarà l'ambientazione del suo nuovo manga. Questo incipit iniziale è l'input funzionale che ci introduce nella città della luce e ci apre le porte alle storie dei suoi abitanti.  
C'è Tasuku un ragazzino delle elementari che ha lasciato la scuola e ha trovato lavoro da "corriere" per un gruppo che organizza suicidi tramite telefono. Tasuku trascorre le giornate insieme ad Haruku, una ragazza che aspetta ogni giorno alla fermata dell'autobus il ritorno di un misterioso aggressore soprannominato "terzo occhio". Poco lontano dalla città della luce vive Satoshi, ex studente di medicina, senza un lavoro fisso che abita con Momoko, una dolce bambina figlia di una prostituta che l'ha abbandonata e Hoichi, che pensa solo ai soldi, e sogna un giorno di comprare la città della luce, la zona dove era nato, per farla tornare il villaggio di campagna della sua infanzia. Infine nella città della luce c'è Taiki, uno strano bambino di 5 anni, che alterna silenzi e sonni improvvisi a canzoni e singolari discorsi filosofici che sembrano aprire visioni su altri mondi.
La città della luce
Asano in quest'opera ci parla della fragilità dei sogni e della difficoltà di cambiare e dare un senso alla propria vita.Tenendo saldamente le redini di una moltitudine di storie e personaggi differenti, l'autore, le fa incrociare e sfiorare, immergendosi nella dimensione casuale ed effimera dell'esistenza. I suoi personaggi sono incerti, sempre in bilico, traballanti, deboli maglie di una rete di relazioni quasi inconsapevoli che prendono continuamente vie imprevedibili.
L'universo giovanile è immortalato al confine tra una età adultà, che si affaccia continuamente e sembra non arrivare mai, e la fanciullezza con i suoi ricordi e i suoi sogni che, nonostante il passare del tempo, rimangono lì a martellare in testa e a plasmare le prospettive di ogni individuo. E' una generazione X del sol levante quella che si intravede nell'opera di Asano, individui che ogni giorno si perdono e cercano di ritrovarsi, attraverso uno sguardo, una parola, un gesto, un abbraccio.
Nella città della luce c'è malinconia, amore, disperazione, speranza, ma soprattutto c'è l'idea che, al di là di come vadano le cose, dei progetti e degli effettivi risultati raggiunti, quello che alla fine importa è credere che ci sia ancora qualcosa da raggiungere che in qualche modo possa renderci felici. 
E' un inno alla vita, alle sue speranze e ai suoi imprevedibile e stupefacenti sviluppi.
La città della luce
 
Un'ultima osservazione la voglio fare in merito al disegno di Inio Asano di cui io sono follemente innamorato, ma che è sicuramete molto particolare. Le tavole sono asciutte e minimali, tendenti al realismo, ma spesso dotate di una dinamica imperfezione che, per certi aspetti, le circonda di un aura quasi surreale. L'autore dialoga vistosamente con il mondo del cinema e della televisione, sia nella struttura grafica dei disegni e dell'impaginazione, sia nella composizione narrativa e dialogica, dando all'opera un'estetica fortemente attuale e stratificata dal punto di vista percettivo e dei riferimenti con altri medium artistici e comunicativi.
Per concludere, quest'opera di Asano, così come le altre (in particolare consiglio fortemente What a Wonderfull World) è sicuramente una lettura interessante per tutti gli amanti del fumetto nipponico e non, capace di toccare temi importanti e attuali con uno stile efficace e personalissimo, aprendoci ad uno scorcio di realtà esaminata con estrema lucidità e grande ispirazione.
La città della luce

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