La città ideale

Creato il 14 ottobre 2013 da Artesplorando @artesplorando

Anonimo, la città ideale

Cominciamo la settimana con un tema utopico, quello della città ideale, concetto di insediamento urbano - progettato o solo immaginato, in rari casi messo in pratica - il cui disegno urbanistico riflette criteri di razionalità o d'impostazione scientifica.Il tema della città ideale, si può dire abbia percorso l'intera storia dell'umanità urbanizzata, fin dall'antichità, ma rimanda con particolare forza al Rinascimento, quando la città, dopo il declino dell'antichità e superato l'interludio feudale e medievale, assunse nuovamente al ruolo centrale di luogo privilegiato di vita dell'uomo.Sia Piero della Francesca che il Raffaello dello sposalizio hanno le loro radici architettoniche nella città ideale del Quattrocento. Periodo in cui Leon Battista Alberti fece risorgere le acque degli acquedotti romani su incarico di Niccolò V riscoprendo il passato che risorgeva dalla terra e in cui il papa Pio II, decise di costruire ex novo la città sua omonima di Pienza. Gli umanisti sognavano l'urbanistica. I pittori la realizzavano ben più in fretta dei capomastri. Molti di questi dipinti sono di incerta attribuzione, chi pensa al Laurana, chi addirittura a Piero; le tavolette dell'agiografia di San Bernardino vengono alcune attribuite al Pinturicchio, altre al Perugino, altre ancora alla cerchia o agli allievi.

Pinturicchio?, San Bernardino risana una fanciulla

Pinturicchio?, San Bernardino risuscita il bimbo nato morto


Pinturicchio?, San Bernardino appare di notte a Giovanni Antonio tornato ferito da un agguato e lo risana

Pinturicchio?, San Bernardino restituisce la vista a un cieco


Ma in realtà non ha importanza , perchè ciò che ci fa sognare è vedere le chiusure di finestre che oggi appaiono ben diverse e meno casalinghe, e che riportte nel loro brodo d'origine assumono un'immediatezza impressionante. La pittura è un formidabile terreno di sperimentazione e questi sogni dipinti quasi tutti nei primi anni '70 del Quattrocento, ebbero una realizzazione costruttiva col Bramante, col Peruzzi e col Sangallo.Le esperienze di città ideali come progetti d'urbanistica pianificata furono applicate nella realtà in diverse città legate a signorie importanti, per indenterci le potenze economiche dell'epoca. A Pienza nata dalla ristrutturazione del borgo di Corsignano; a Urbino con il suo Palazzo Ducale, la cui grande e complessa concezione monumentale si risolveva, secondo la definizione di Baldassare Castiglione, nella concezione di una «città in forma di palazzo»; a Ferrara con la sua "Addizione Erculea", progetto di espansione urbanistica della città; Sabbioneta, costruita in base ai principi umanistici della città ideale; Palmanova, città fortezza dei veneziani costruita ex-novo; Terra del Sole-Eliopoli, una città fortificata costruita ex novo da Cosimo I de' Medici nell'enclave romagnola del Granducato di Toscana.Vi invito ad approfondire il discorso, andando a vedere le immagini di questi magnifici progetti urbanistici realizzati e se vi capita di andarli a visitare di persona. Scoprirete che è stato possibile in passato coniugare funzionalità e sensibilità estetica, cosa che forse oggi non sempre si può dire quando parliamo di architettura moderna!

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