Si accarezzano
le parole
dispiegate sul cielo d’Agosto.
Ti canto con la leggerezza di un’onda tiepida
sui piedi che riposano sul bagnasciuga
con il sole che calpesta la tua pelle.
Ti canto con questa musica
nell’oltreoceano
nelle mete nascoste della vita
oltre i vincoli del cielo e dell’atmosfera
con le dita che si affiancano alle tue
nell’attesa del tuffo.
Finanche le parole si mietono
da sole, si sperdono
su questi riflessi di mare
che accecano
e che illuminano i tuoi occhi.
Assapori l’aria
la felicità
l’isola davanti a noi
ed il bacino di mare che ti tiene attaccata
alla mia terra
nella coesistenza degli spiriti
nella simpatia dei cuori.
Ora scende il sole
a picco nel cuore del mondo
ad asciugare le vesti di sale
che puzzano d’amore
consumato, sprecato,
vissuto in un unico atto.
Non salire così veloce
la città può aspettare
fatti fotograre
fatti folgorare da me
prima che questi gradini ci aiutino a dimenticarci.
Sei una vita oltre di me
come un segreto
ti cerco nel tempo
nel centro del tempo.
Agosto 2012
Pietro Maria Sabella All rights reserved