Come per molti oggi, la City di Londra potrebbe essere considerata il posto di lavoro di Shakespeare, dal momento che il bardo vi trascorse gran parte della sua vita.
L’antico cuore di Londra, seppur molto diverso rispetto a come si presentava in epoca Elisabettiana, conserva ancora tracce interessanti.
Il contrasto tra vita rurale ed urbana, città e territorio, cultura cattolica e protestante, nonché la coesistenza, spesso problematica, con il diverso o l’altro da sé, si ritrova in molte opere scespiriane.
Nel XVI secolo, Londra era ancora contenuta nelle fortificazioni romano- medievali, anche se la popolazione stava aumentando rapidamente e diventando sempre più diversificata, grazie all’arrivo di immigranti e visitatori. C’erano infatti ugonotti francesi, mercanti italiani e del nord Europa, ebrei sefarditi, e molti schiavi neri liberati dalle galere spagnole.
Londra era una metropoli colorata, sporca, intrigante e vivace.
L’area intorno a Southwark, vicino al Bankside, essendo fuori dalla giurisdizione della città, era piena di birrerie, bische e bordelli, e il pubblico veniva intrattenuto da artisti di strada o da spettacoli, allestiti in teatri come il Globe ed il Rose.
Oltre a questi, un sito molto importante all’epoca, era il Blackfriars Playhouse. È opinione diffusa che Il Racconto d’Inverno e Cimbelino fossero stati scritti da Shakespeare per essere messi in scena qui, anche se alla fine vennero rappresentati al Globe.
Quando abitava a Londra, Shakespeare forse alloggiò proprio nei pressi del Blackfriars Playhouse, ma non è assolutamente certo, anche se ci restano le prove documentarie di un acquisto immobiliare avvenuto nel 1613. Invece sappiamo che, nel 1604, il celebre drammaturgo dimorava nella casa di Christopher Mountjoy – un ugonotto francese. Quest’abitazione non esiste più, perché fu distrutta nel grande incendio del 1666, che spazzò via gran parte della città.
Una delle immagini più significative di Londra ai tempi di Shakespeare è l’incisione di Claes Jansz Visscher, eseguita nel 1616. L’opera è in mostra alla Guildhall Art Gallery fino al 20 novembre. Accanto a questa celebre incisione, si può ammirare anche una versione moderna, realizzata dall’artista Robin Reynolds. La nuova veduta di Londra, include riferimenti a trentasette opere del Bardo, più tre grandi opere poetiche, ed i sonetti.
Sempre a Guildhall Yard, la City di Londra espone, fino al 31 marzo, l’atto di acquisto della proprietà a Blackfriars, uno di sei documenti sopravvissuti, che portano la firma di Shakespeare. L’atto è in mostra nella Heritage Gallery accanto al First Folio, la prima pubblicazione delle opere del poeta, ed altri documenti che raccontano la storia dei teatri londinesi.
Se poi siete a Londra, nel prossimo weekend, non perdetevi lo spettacolo gratuito Shakespeare Son et Lumière.
Il 4 e il 5 marzo la City celebrerà il suo famoso abitante con uno speciale di suoni e luci, proiettate sulla facciata dell’antica Guildhall di Londra. Realizzato dalla Guildhall Library in collaborazione con la Guildhall School of Music & drama, questo spettacolo luminoso sarà accompagnato da musiche d’epoca e utilizzerà immagini tratte dagli archivi storici dell’antica biblioteca.