La classe media non va in paradiso

Creato il 01 luglio 2011 da Antelucana

Faccio parte della classe media. Salariata in un periodo in cui essere salariati è quasi un miracolo.

Mi sveglio alle 6:30 ogni mattina dal lunedì al venerdì, non guido e non ho un mezzo sanguisuga di proprietà, utilizzo i mezzi pubblici che in quanto ad intervalli orari sono a dir poco scarsi. Dopo aver tribolato all’incirca dieci ore interfacciandomi con diverese tipologie di esseri umani, tra cui anche il primitivo dormo-mangio-lavoro-caco quindi sono, mi dirigo in un bar dove mi rifocillo e cerco di rimuovere la giornata appena trascorsa. Ho tempo per questo, circa due ore, visto che l’autobus che mi porterà a casa arriva ogni sera alle 20:40, dal lunedì al venerdì. Alle 21:40 circa raggiungo finalmente l’aspirato traguardo dove sbrano una cena quasi sempre insapore. Se sono ancora in grado di connettere esco, frequento qualche associazione, vado in giro a fotografare, riducendo le mie ore di sonno al limite del sopportabile. Probabilmente, quando avrò finito di pagare il prestito per pagare la cura dei miei denti, quando non dovrò pagare l’assicurazione che servirà ad integrare quella miseria di pensione a cui non credo più, ecco, probabilmente potrò vivere per conto mio pagando un affitto nella città in cui lavoro e guadagnando qualche ora di vita in più. Forse.


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