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Il segreto degli Slan (A. E. van Vogt)

Creato il 30 dicembre 2014 da Wondergianna @wondergianna

Il segreto degli Slan (A. E. van Vogt)
Anonima Andrea Cabassi

Il segreto degli Slan (noto anche come Slan) è un romanzo d’appendice di Alfred Elton van Vogt pubblicato originariamente su rivista nel 1940 e come volume a sé stante nel 1946.
Molto brevemente: il romanzo narra la vita di Jommy Cross, un appartenente alla razza degli Slan, in un mondo dove questi ESP mutanti sono temuti e sterminati dagli umani.
La storia non risente quasi per nulla dei suoi oltre 70 anni, come spesso succede quando al centro delle vicende c’è l’uomo (in questo caso lo slan) con i suoi dilemmi; anzi, questo romanzo è un esempio per chiunque si approcci al genere e pietra miliare dell’epoca d’oro della fantascienza.

Ora, come di consueto, lo spazio riservato alle mie sottolineature.

Citazioni da Il segreto degli Slan

Pagina 2 | Pos. 29-30

Era terribile essere piccoli, deboli e inesperti, mentre la loro vita richiedeva la forza della maturità

Pagina 3 | Pos. 41

Perché era così necessario che lui morisse?

Pagina 8 | Pos. 115-16

Cercò di liberarsi da quei pensieri orribili e dal più terribile suono del mondo: il clamore acuto di gente disperatamente povera, che a dozzine correva dietro una ricchezza che superava ogni sogno.

Pagina 27 | Pos. 410-12

L’uomo che desidera il potere deve, dal momento in cui l’ottiene, rendere la sua posizione sicura. Ciò significa esecuzioni capitali, esilio, confisca, incarcerazione, tortura… tutto, naturalmente, per quelli che gli si sono opposti o non hanno avuto fiducia in lui.

Pagina 30 | Pos. 455-56

Sì, ho detto “massa”. Ecco cos’è il popolo al giorno d’oggi. Una massa, una bestia che noi abbiamo contribuito a creare con la solita propaganda.

Pagina 59 | Pos. 892

gli uomini in quanto massa fanno sempre il gioco di qualcun altro… mai il proprio.

Pagina 62 | Pos. 946-48

Tu hai tenuto quel tuo collo di vecchia tartaruga sempre bel oliato, perciò può darsi che non scricchioli quando ti impiccheranno, ma sgambetterai ben bene con quei tuoi stecchi di gambe.»

Pagina 69 | Pos. 1058-59

La nobiltà d’animo era una gran bella cosa, e forse lui aveva vissuto troppo a lungo fra gli esseri umani per essere un vero Slan, ma non poteva liberarsi dall’idea che lottare era meglio che morire.

Pagina 94 | Pos. 1435-36

«Va tutto bene», mormorò la donna. «La Nonnina ha un sacco di denaro. Non si impiccano i ricchi: non sarebbe ragionevole.»

Pagina 157 | Pos. 2394-95

Erano innamorati? Come potevano due persone incontrarsi e innamorarsi quando, per quel che ne sapevano, c’erano milioni di Slan al mondo fra i quali potevano esserci dozzine di uomini e donne che avrebbero potuto scegliere se le circostanze fossero state diverse?

Pagina 171 | Pos. 2608-9

Marte, visto attraverso un telescopio elettronico, a sessantamila chilometri di distanza somigliava a un uomo vecchissimo, rugoso, ossuto, brutto, infreddolito, bavoso, infinitamente repellente.

Pagina 185 | Pos. 2825-26

Non ci si aspetta che una fortezza sia bella: le torrette dei cannoni in genere vengono costruite tenendo presente la funzionalità, e non per essere poemi di architettura.

Pagina 191 | Pos. 2914-16

C’era una strada dai tenui colori cangianti, e la magnifica realizzazione di un antichissimo sogno degli architetti: degli edifici di forma perfetta che erano vivi come è viva la musica.

Pagina 191 | Pos. 2923

la logica diceva anche che i bambini mostri non venivano creati da gente perbene.

Pagina 196 | Pos. 2993

Tutto può succedere dove ci sono degli uomini: sono solo degli asini superstiziosi ed emotivi».

Pagina 197 | Pos. 3012-13

«Quando la posta è alta, il rischio deve esserne all’altezza.

Pagina 197 | Pos. 3019-20

un uomo nudo contro tutto l’universo era un triste simbolo dell’energia atomica che lui controllava.

Pagina 201 | Pos. 3078-79

Stringendo i denti, con il corpo rigido e diritto, le braccia tese al di sopra della testa, balzò come un tuffatore, con i piedi in avanti, e si infilò nella galleria in modo così preciso che solo dopo parecchi secondi i suoi vestiti cominciarono a strisciare contro le pareti verticali.

Pagina 202 | Pos. 3085-86

Una dozzina di lampade sulla sua testa strinsero gradualmente il cerchio e diventarono un’unica fioca lampadina

Pagina 208 | Pos. 3187

La Natura contava sulla legge delle probabilità: non esisteva un piano preordinato.

Pagina 211 | Pos. 3228

L’uomo entrerà nella storia insieme all’uomo-scimmia di Giava, all’uomo-animale di Neanderthal, al primitivo di Cro-Magnon.

Il segreto degli Slan: giudizio finale

Come accennavo prima, la storia è ancora attuale, il che basterebbe per considerarla un’opera notevole. Per di più è anche molto avvincente e le avventure di Jommy sono caratterizzate da un’inaspettato realismo: è lasciato molto spazio a una vasta gamma di sentimenti (paura, odio, amore, speranza) e la parte tecnica (città, fonti energetiche, mezzi di trasporto, tecnologia, armi) è sicuramente ben delineata.
In definitiva Il segreto degli Slan si merita la bellezza di sei-mutanti-sei nella mia spietata classificazione interregionale senza logica e senza costume:

Il segreto degli Slan (A. E. van Vogt)
Anonima Andrea Cabassi


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