la CNA dovrebbe venire nelle aziende, conoscere di più come lavoriamo e i nostri problemi.

Da Deianaste

Buongiorno, mi chiamo Giovanna e da 10 anni lavoro come artigiana, continuando nell’azienda di famiglia. Noi la crisi l’abbiamo sentita tanto, anche se bisogna andare avanti e sperare sempre che si possa stare meglio. Ho visto quest’iniziativa della Cna e sono contenta che qualcosa si muova, che si pensi a noi, anche perché solo se si sta insieme si può fare qualcosa. Però  voglio dire anche un’altra cosa: nella vita servono i fatti. Noi adesso parliamo qui ed è un primo passo importante. Ma poi torniamo alla vita di tutti i giorni: le tasse da pagare, i dipendenti che devono dare da mangiare ai propri figli, noi ai nostri. E non parliamo delle file negli uffici per tutti i pezzi di carta, che dobbiamo portare avanti e indietro e, diciamoci la verità, noi piccoli artigiani il più delle volte ci perdiamo. E allora chiediamo una mano a chi può darci fiducia e ne capisce di più: la CNA dovrebbe venire nelle aziende, conoscere di più come lavoriamo e i nostri problemi. I problemi delle nostre imprese non sono solo la contabilità, i vari certificati, le leggi che cambiano sempre, la burocrazia. E già basterebbero. Il nodo vero è che istituzioni, politici e banche non vivono sulla loro pelle le nostre difficoltà. C’è bisogno di qualcuno che le rappresenti con forza. Ecco, io chiederei questo di più alla CNA: di essere “noi” in queste cose. Ho letto gli articoli di questo sito, i problemi sono abbastanza chiari: ma la risposta della CNA a queste cose, nella pratica quale è?


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