Magazine Diario personale

La Coinquilina Perfetta #1

Da Snake788

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Settembre 2015

Era un venerdì sera di uno strano settembre che stava per concludersi. Ero intento a studiare le ultime pagine di un libro di matematica che mi servivano per un esame. Insolitamente avevo lasciato la porta della mia camera semichiusa in mondo che qualunque suono esterno potesse entrare; in particolare, la voce della mia coinquilina.
Sara era nell’altra stanza. Sentivo il rumore dello scotch estendersi per poi spezzarsi. Era intenta a chiudere grosse scatole di cartone.

“Ciro…” mi chiamò.
“Dimmi..”
Sara si affacciò nella mia camera. Intravidi il suo volto dalla fessura lasciata dalla porta. Ha sempre avuto esitazione ad entrare, solo e soltanto dopo il mio “entra”.
“Tieni.. ho finito” disse porgendomi il rotolo.
“Hai chiuso tutto, le chiesi?”
“Si… tra poco vado… volevo prendere una macchina solo che l’app non mi funziona…”
Sorrisi. Quello era il suo strano modo di chiedermi un favore.
Subito tirai fuori il mio cellulare e aprii l’app del car sharing.
“Ce n’è una qui vicino, la prenoto?”
“Sì, tanto ho quasi finito con i pacchi” disse, ritornando nella sua stanza.
Esitai qualche minuto mentre mi risuonava nella testa un malinconico pensiero…
Sì Ciro… sta andando via… per sempre…
Tornai verso la porta della sua camera e dissi…. “Sara… io… ehm…”

Flashback settembre 2012

Ricordo ancora il primo giorno che la vidi. Erano quasi esattamente 3 anni prima.
Come ogni anno, capitava che la camera doppia dell’appartamento in cui vivo a Milano si liberasse; e in quel periodo il portone d’ingresso era sempre un via vai di persone;
Studenti, stranieri, lavoratori; persone con ogni tipo di problema; persone senza nessun tipo di problema ma senza soldi… Adulti spaesati… neo diciottenni in cerca di fortuna…
Beh… di tutto… Quasi c’avevo fatto il callo o l’abitudine, per cosi dire, a travestirmi da agente immobiliare e illustrare pregi e difetti della casa.
Suonò il citofono per l’ennesima volta…
Sali al quinto piano questa coppia di ragazze. Le salutai con la solita stretta di mano, mi presentai e nello stesso istante dimenticai i loro nomi. Le feci entrare dopo di me e chiusi il portone.
“Bene eccoci qua… vi mostro la casa”
Solito giro… Cucina… Tinello… Bagno… Camera… Ripostiglio…
Solite caratteristiche e soliti costi…
Entrambe mi ascoltavano ma l’unica a fare domande era diciamo “la più carina” delle due. Beh.. non me ne voglia l’altra… però oggettivamente il fisico slanciato, i capelli biondi e gli occhi azzurri battevano i fianchi larghi e lo spirito indipendente no global dell’altra.
Io rispondevo con calma alle sue domande puntigliose. Voleva sapere tutto (com’è giusto che sia). anche ogni più piccolo dettaglio. Stava quasi urtando la mia eterna pazienza.
Questa è una stronza pensai…. Mi sa che le dirò di no… inventerò una scusa e… 
“Bene! La prendiamo!” disse con tutta sicurezza, tanto che io ed anche l’altra ragazza rimanemmo sorpresi.
“Sicuro?” chiesi in modo da infondere un qualche minimo dubbio….
“Si certo… sembra perfetta… tu che ne dici?” chiese all’altra ragazza.
L’altra, un po’ titubante disse… “beh.… non sembra male… “
“Quindi?” La incalzò… mentre io assistevo alla scena. La biondina sapeva metterti in soggezione. Ti guardava e già ti sentivi in difficoltà.
“Beh… sì… può andare..”
“Ottimo, allora Ciro… ci vediamo più tardi… ti paghiamo la cauzione per fermare la camera e poi contattiamo la proprietaria ok?”
“Beh… sì… per me non c’è problema!”
“Allora Ciao!”
“Ciao….”

Appena furono fuori la porta e appena quest’ultima si chiuse, tirai un mezzo sospiro di sollievo: la stanza era affittata. Non dovevo più sbattermi tra annunci e chiamate ad ogni ora del giorno. Era fatta. Poi però, mi vennero in mente tutte le mie esperienze di convivenza passate, belle e soprattutto brutte. Quindi, guardai il soffitto, congiunsi le mani come un atto di preghiera e dissi:

“Ti prego… fa che non siano pazze… maniache del controllo o della pulizia… fa che non invitino una caserma di ragazzi ogni sera… ti prego… fa che quest’anno sia migliore…”

Continua…


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