Sebbene manuali e manuali di teorie salutiste non fanno altro che inneggiare alla colazione come il pasto principale della giornata e quello di cui proprio non dovremmo fare a meno, e sebbene anche noi numerose volte abbiamo condiviso i benefici derivanti dall’abitudine di una corretta alimentazione al mattino, il mondo della ricerca scientifica è sempre pronto a confutare teorie già sedimentate presentando nuove ipotesi e sperimentazioni.
Secondo una ricerca condotta dal dottor James Betts dell’Università di Bath, infatti, la colazione non rappresenta il pasto più importante della giornata e, quindi, non aiuterebbe nella definizione di particolari vantaggi fisici per l’organismo dell’individuo. Lo studio pubblicato sulla rivista American Journal for Clinical Nutrition tende a smentire le convinzioni scientifiche del passato dimostrando che non esistono particolari differenze di metabolismo tra chi ha l’abitudine della colazione e che invece salta regolarmente il primo pasto della giornata. Lo studio condotto su un piccolo gruppo di 33 volontari per un periodo di 6 settimane ha confermato, infatti, che il peso di tutti i volontari era pressochè invariato per le differenti abitudini alimentari e anche chi non era dedito alla colazione del mattino andava poi ad assumere e consumare un numero cospicuo di calorie. La tesi del sovrappeso nei non colazionisti e quella del fisico asciutto e in forma nei pro-colazione, quindi, sembrerebbe non avere alcun seguito e reali differenze, secondo i ricercatori, sarebbero, invece, da ricercare in valutazioni e scelte strettamente psicologiche.
- Ricerca di: Università di Bath
- Pubblicata su: American Journal for Clinical Nutrition
- Conclusione: L’abitudine della colazione non determina particolari benefici fisici per l’individuo