Titolo: La collina dei conigli
Autore: Richard Adams (Traduttore: Pier Francesco Paolini)
Serie: //
Edito da: BUR Rizzoli (Collana: Superbur classici)
Prezzo: 10,90 €
Genere: Narrativa, Classici
Pagine: 496 p.
Voto:
Trama: Timido Quintilio è un profeta e sa che una terribile minaccia sta per abbattersi sulla sua gente. Ma quando tenta di mettere in guardia il suo popolo, non viene creduto. In compagnia di un gruppo di fidi compagni, intraprende allora un viaggio alla conquista della libertà e di una nuova possibilità di vita. E se questo è lo scopo, che importa che Quintilio e i suoi amici siano conigli? Un romanzo epico con cui la letteratura contemporanea ricrea la sua “Iliade” e la sua “Odissea”.
Recensione
di Debora
Di primule non ce n’erano più. Dalla parte del bosco – dove questo finiva, l’aperta campagna scendeva in pendio fino a un vecchio recinto, oltre il quale c’era un fossato rivestito di rovi – si vedevano ancora rare chiazze di giallo ormai sbiadito, fra l’euforbia e le radici delle querce. Di qua da quel recinto, la parte alta del campo era crivellata di buchi: tane di conigli.
Ho preso in mano questo libro per la seconda volta, dopo anni di distanza dalla prima lettura (che avevo intrapreso quando ero una ragazzina). Devo dire che non serbavo un ricordo preciso ma comunque rammentavo che mi era piaciuto moltissimo e che mi aveva fatto fantasticare sulla magia del mondo animale.
Quando pensavo ai ricordi che La collina dei conigli mi aveva lasciato, per darvi l’idea, nella mia mente si formavano le immagini delle storie della scrittrice e illustratrice inglese Beatrix Potter con i suoi conigli, solo che io non me li immaginavo nell’estremo della loro umanizzazione, vestiti con abiti sgargianti e colorati, ad esempio, ma con pensieri e sentimenti questo certamente sì.
Nella collina dei conigli troverete tratti del libro in cui l’antropomorfizzazione dell’animale è al massimo, con ragionamenti e inventiva tipicamente umani. Addirittura questi simpatici e istintivi animaletti hanno delle tradizioni e delle usanze molto radicate; nel testo si nota la loro abitudine di raccontarsi storie per apprendere leggende, miti, usi e costumi.
In altri punti del testo, invece, c’è una precisione tale da far sembrare il libro un trattato di etologia. Richard Adams infatti arriva a spiegare molti aspetti della vita del coniglio; l’organizzazione sociale, la gerarchia, il rapporto con il territorio, la lotta per la sopravvivenza della specie, la riproduzione. In tutto ciò vengono ovviamente inseriti degli elementi molto fantasiosi, ma l’impostazione etologica resta.
Un’attenzione particolare è data anche alla morfologia; l’autore descrive con dettagli le specie animali, non solo il coniglio. Dà importanza inoltre a vari elementi quali il clima, l’orografia della superficie e le forme di vita vegetali. Per fare questo viene data un’attenzione particolare ai colori, tra i quali predomina certamente il verde e le sue gradazioni, e alle forme delle cose.
Veniamo ora ai lati meno buoni della narrazione, che ha la caratteristica di essere molto lenta. Nel libro, oltre alla storia principale, ci sono altre micro vicende, che lo scrittore utilizza per spiegare meglio la vita dei conigli e per narrarci, attraverso la loro voci, le loro abitudini. Fatto sta che alcune di queste storie mi catturavano e andavo avanti per scoprire il finale, ma altre mi sembravano solo di intralcio alla storia principale, cioè il viaggio che compiono i conigli verso un luogo più abitabile e sicuro.
Dalle righe traspare come ci sia la titubanza in alcuni conigli, i più tradizionalisti, ad affrontare questo viaggio; non vogliono abbandonare la quotidianità della conigliera per raggiungere un luogo a loro ignoto.
Molti conigli trascorrono tutta la vita nello stesso luogo e mai corrono per più di un centinaio di metri alla volta.
Questa caratteristica del libro non mi ha fatto comunque interrompere la lettura, che è stata sicuramente piacevole. Da notare come ogni capitolo sia anticipato da citazioni di autori famosi e meno famosi, che in qualche modo preannunciano il contenuto di quello che leggeremo dopo.
Infine vi segnalo che potete trovare anche il film – un film d’animazione – del 1978 distribuito nel Regno Unito da Martin Rosen.